martedì 16 febbraio 2021

IL MERCANTE D'ARTE DEVE PROMUOVERE GLI ARTISTI E NON SE STESSO



 

"Nel momento in cui nacque il mercato degli anni 80, Bruno Bischofberger c'era.
Quello che fece; fu individuare degli artisti che avessero il senso dell'estetica e del commercio e che fossero disposti a stare al suo gioco. Arriverà sempre prima degli altri, quando poteva comprare a un buon prezzo,  si dava da fare finchè il valore non saliva. Se restavi a un passo avanti, potevi fare un sacco di soldi."

Dice un amico intimo di Warhol: 
"Il suo modo di condurre gli affari con Warhol era impeccabile. Ma Bruno era in grado di distruggere la carriera di un artista. Creava una bolla che poteva fare scoppiare in qualunque momento. Bruno era il re del successo in una notte. Era la quintessenza del gallerista  anni Ottanta, bravissimo nel promuovere un artista, e vivendo in Svizzera comprava e vendeva opere di artisti americani alle loro gallerie americane, facendone aumentare costantemente di valore".

Scrisse Warhol nei suoi diari, dopo essere andato a trovare Julian Schnabel insieme a Bischofberger: 
"Bruno sa proprio come viziare un artista [...]C'è tutto un gruppo di ragazzi che fanno della pessima arte[..]. Poi arriva Bruno  e dice COMPRO TUTTO, e quei ragazzi si abituano ad avere denaro in abbondanza, e non so cosa faranno  quando sarà tutto finito- oh ma a quel punto ci sarà qualcosa di diverso, immagino".

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