domenica 18 dicembre 2022

Ecco perchè NON comprare nei MERCATINI DELL'USATO


 

I mercatini dell'usato sono sempre stati visti ultimamente come accumuli di roba vecchia da dover piazzare da qualche parte, in sostituzione alla fatica di buttarli nella spazzatura e disturbarsi a chiamare un servizio per venire a prenderseli.

Molti di noi hanno sempre fatto un tentativo per cercare qualcosa a prezzo più basso ma che non sia messo in pessime condizioni, cosa che in molti di questi negozi accade spesso: oggettistica di arredo, poltrone di marca, sedie simili al nostro arredo, e nel mio caso quando ero più giovane; il vano tentativo di trovare qualche fumetto pregiato o attrezzatura sportiva  a basso prezzo, oppure qualche dipinto di mio padre. 

Talvolta ho anche piazzato qualche libro usato in compravendita, ma evo dire che non ho mai trovato nulla di interessante. Ho sempre trovato questi posti un negozio per poveri. 

Ultimamente però è cambiato qualcosa. La selezione dei prodotti si è fatta più raffinata. Hanno cominciato a scartare i mobili di arredo e il vestiario e hanno puntato sull'oggettistica di arredo di antiquariato, con oggetti di Design, sculture di autore e alcuni pezzi da collezione. Gli arredatori di interni hanno cominciato a consigliare ai loro clienti di visitare questi puti vendita per la ricerca di materiali vintage e rendere più particolare le loro creazioni o i loro progetti. 

Tutto questo rende il commercio di un livello superiore che da negozio per poveri si è trasformato in punto vendita per collezionisti. Ciò che nessuno parla e nessuno viene informato sono la parte trascendentale delle collezioni . Comprare in questi punti vendita rende le nostre case uniche ed originali, ma non ci preoccupiamo dell'energia delle cose che introduciamo nelle abitazioni nostre o dei nostri clienti. 

Prima di comprare oggetti o arredo, dovremo informarci sui vecchi proprietari e capire che energie avessero. In pochi sanno che gli oggetti sono come delle spugne, cioè assorbono energia da chi gli sta vicino e successivamente la trasmettono. Perciò richiedere le generalità ai negozianti è già un puto di partenza, inoltre una pulizia energetica ai nostri acquisti vintage renderebbe la nostra casa energeticamente sicura.

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www.crisdesignarte.com/it

domenica 13 novembre 2022

MI PIACE O NON MI PIACE

 



Molto spesso quando visitiamo una mostra oppure siamo in procinto di acquistare un opera d'Arte, la domanda che la vocina ci suggerisce all'orecchio dentro di noi, sia per insicurezza o sia per essere sicuri di non sbagliare è quella di verificare se il quadro è di nostro gusto. 

Il concetto che un opera d'Arte si debba comprare solamente se ci piace è molto più profondo di quello che si pensa. Inanzitutto per valutare un quadro bisogna conoscere il lavoro dell'Artista sia esso un lavoro astratto o figurativo.  Gli Artisti molto spesso cambiano genere, perchè si evolvono o perchè solamente si stancano di dipingere sempre allo stesso modo. Un altro motivo perchè cambiano stile è anche quello che nessuno dice, cioè  un motivo del mercato cioè quello economico. 

Questo motivo si può racchiudere alle vendite, cioè quando un quadro si vende, l'artista resta fedele al suo stile; mentre se il suo studio comincia a riempirsi accatastando un opera dopo l'altra senza liberarsene neppure con i saldi, allora bisogna cambiare qualcosa e spesso quel qualcosa è lo stile o il soggetto dipinto.

Detto questo conoscere tutto il lavoro di un artista per poter dare una valutazione appropriata richiede una quantità di tempo e studio molto vasta, e anche a quel punto è sempre difficile dare un opinione  corretta.  Detto questo è importante comprendere ciò che le nostre viscere vogliono comunicarci; quella senzazione di farfalle che volano sullo stomaco come quando ci innamoriamo. Infatti innamorarsi di un dipinto è sempre un buon punto di partenza per comprendere se l'opera in questione ci piace.  

L'amore è la conferma che siamo sulla strada giusta per comprendere l'acquisto che avevamo intenzione di fare. A questo punto la parte emotiva deve fare il suo corso e noi dobbiamo lasciarci andare e ascoltare la nostra parte interiore ; le nostre emozioni siano esse positive o negative. Perchè un quadro non ci dona solamente emozioni positive , ma anche emozioni come paura, disgusto o rabbia. 



Molti artisti che ci stimolano queste emozioni, vengo spesso criticati con le stesse emozioni che ci fanno emergere con le loro opere, ci avete mai fatto caso?

Se sei di fronte ad un opera di Ermann Nictsch, che è un artista molto criticato per le sue opere che manifestano la violenza, e spesso chi non ha presente o ha studiato il suo lavoro, critica le sue opere esattamente con la stessa energia incanalata dalle emozioni assorbite dall'opera che molto spesso è un dipinto!

Un altro esempio è il cubismo di Picasso, infatti le prime volte creava scompiglio e confusione , perchè semplicemente non era ancora famoso come oggi e nessuno storico o critico osava spiegarlo in maniera corretta. Anche in questo caso l'emozione che ti provocava era confusione creata ovviamente dalla tua ignoranza sull'opera. Ma una volta compreso il lavoro dell'artista e capito il dipinto che in questo caso era il cubismo, tutto si è ricostruito in ordine. 

Questi sono solo due esempi ma servono a far capire il concetto, che quello del mi piace o non mi piace. Quindi dobbiamo unire il nostro sistema logico cognitivo determinato dai nostri studi, dal nostro intelletto. La seconda parte è quella trascendentale, e dobbiamo far attenzione a questa parte perchè la usiamo molto meno spesso. La Paura, La rabbia (come dicevamo prima),l'amore, la confusione, il dolore sono tutti campanellini che vanno sentiti, provati ed ascoltati. 

Fatto questo subito dopo, bisogna trovare un equilibrio tra il gravitazionale e il trascendentale , cioè tra tra la nostra logica e le nostre emozioni. Solo in questo modo e con questo sistema sarete in grado di valutare un dipinto e di dire se vi piace o non vi piace con esistono al mondo altri modi. Chiunque vi dica un altro sistema, sicuramente o agisce per invidia , nel senso che non si può permettere di comprare il dipinto o ancora peggio stà cercando o cercherà di vendervi qualcosa di differente.  

Detto questo solo ora siete in grado di valutare se comprare quell'opera oppure no, se avete bisogno di pensarci sopra e fare due conti, oppure fidarvi del vostro intuito e fare questo investimento che cambierà la vostra vita.


Se questo articolo ti è piaciuto lasciaci un commento e ti risponderò nel più breve temo possibile. Oppure visita il sito crisdesignarte.com/opere e vedere i miei quadri e se vi piacciono scrivete sul form quale dipinto vorreste a casa vostra. 

 

martedì 1 novembre 2022

Scontro tra Titani : carta da Parati vs Murales



Quali sono i PRO  e i CONTRO della carta da parati?

PRO:

- Ha un grande potere arredativo e personalizza gli ambienti

- Se di materiali speciali, è anche fonoassorbente

- Dura a lungo, non c’è bisogno di “ritinteggiare ogni 2 anni”

- Protegge il muro e maschera le imperfezioni

- Può creare effetti ottici e decorativi in grado di migliorare la percezione di un interno


CONTRO:


- È meno economica della pittura tradizionale

- Per un effetto ottimale va fatta installare (e togliere) da un esperto

- Se si rovina è più difficile “ripararla”

- Se si vuole cambiare stile o arredamento è un investimento perso



 Ho voluto iniziare subito  con i Pro ed i Contro tra  carta da parati e pittura tradizionale per mettere in evidenza le differenze nell'immediato, cosi da far comprendere cosa è meglio per la nostra casa o il nostro ufficio. 

Certamente con un Murales, un affresco oppure un Trompe-l'oeil il risultato sarebbe differente, sia a livello progettuale che dei costi.

Avere nel nostro mondo un opera d'Arte realizzata per alzare la frequenza visiva e sensoriale può rendere la nostra casa lo specchio della nostra personalità e lo specchio della nostra anima. 

Questo tipo di scelta richiede un pò di tempo ed il nostro architetto o arredatore spesso ci consiglia la scelta più economica o con tempi ristretti. 

Per scoprire tutte le caratteristiche e tutti i vantaggi sui murales clicca il link qui sotto: 


www.crisdesignarte.com/opere/murales/


giovedì 8 settembre 2022

L'APP PER LO SMARTPHONE ,CHE CI RACCONTA I QUADRI


 




Ti è mai capitato di vedere un’opera d’arte e di voler avere più informazioni possibili su di essa? Niente paura, da oggi esiste un’applicazione che è possibile scaricare dall’App Store e da Google Play Store, la quale consente a chiunque abbia uno smartphone di supplire a qualunque lacuna artistica.


L’applicazione funziona proprio come Shazam per la musica, infatti, basterà fotografare il quadro scelto per scoprire l’autore e le relative informazioni a riguardo. L’ideatore dell’ingegnosa applicazione è lo sviluppatore, conosciuto anche per un’altra applicazione famosa che si chiama  list. Quest’ultima è un database che contiene più di 8 milioni di opere e rappresenta il più grande contenitore di arte contemporanea esistente.


Durante un’intervista con il New York Times, l’ideatore ha sottolineato che, fin dall’inizio, ha dovuto affrontare diversi ostacoli per la creazione di questo “Shazam” artistico, perché, anche se si potrebbe pensare il contrario, le sue difficoltà sono sorte perché al mondo esistono più opere d’arte che canzoni.


L’applicazione prima di essere lanciata ha dovuto aspettare 3 anni perché non è stato facile catalogare tutte le opere presenti nel mondo. Ad oggi, esistono altre applicazioni che hanno voluto provare a catalogare un universo così vasto come quello dell’arte.




                                         "Todos Somos Americanos" opera CrisDesign 


 Tra le tante applicazioni simili non possiamo non citare “Plantnet”, la quale funziona come uno Shazam musicale, ma è utile per riconoscere le piante con un solo tocco, e “StyleSnap”, un’applicazione fornita da Amazon che è in grado di fare ricerche approfondite dalla foto di un abito.

“Smartify” invece è la novità dell’anno, poiché tramite quest’applicazione i musei hanno la possibilità di caricare le versioni digitalizzate delle collezioni presenti nei propri archivi.

Potrebbe interessarti I meravigliosi capolavori di Van Gogh, Monet e Degas arrivano in Italia per una mostra imperdibile

Conoscevi già questa App che ti permette di avere tutte le informazioni di una specifica opera d’arte? Lasciaci un commento e condividi il contenuto sul tuo diario così che anche i tuoi amici possano leggere queste interessanti informazioni. Seguici per altre notizie, e visita il nostro sito: www.crisdesignarte.com  storie e curiosità sulla pagina Curiosando si impara.


martedì 6 settembre 2022

I QUADRI SI DEVONO VALUTARE A COEFFICIENTE?



Una delle cose che nessuno parla mai o forse nessuno si ricorda di accennare durante una mostra o mentre si analizzano le opere di un artista, è quella di spiegare il significato di quotazione e soprattutto cosa significa coefficiente. 
Talvolta gli artisti pittori sono talmente abituati a contrattare il prezzo, per riuscire a vendere l'opera che spesso anche loro si dimenticano di spiegarlo. Questo è molto importante successivamente per rivendere il dipinto e guadagnare sull'investimento iniziale. 

Le opere d'Arte ci vengono consigliate dai nostri arredatori o Interior Designer, oppure le compriamo perchè ci piacciono. Talvolta ci vengono regalate per un favore che abbiamo fatto ad un parente o amico, e in questo caso la rivendita è l'ultima cosa che si pensa, quindi nessuno si informa o non si chiede nulla all'artista. 

Basterebbe andare sul web, per capirne qualcosa, ma il coefficiente è un metodo che utilizzano le Gallerie d'Arte e i mercanti d'Arte che sono inseriti regolarmente nel mercato dell'Arte, e spesso ne sentiamo parlare ma non si riesce mai a comprendere come funzioni. 

Un piccolo particolare che molti tralasciano in questo caso, per la valutazione di un opera è quella di voltare il dipinto e leggere quello che io chiamo il suo curriculum. Come faccio nelle mie opere, ogni dipinto deve avere dietro tutti i timbri e certificati di autenticità che ne dichiarino la provenienza, le proprietà degli acquirenti e le esposizioni delle mostre effettuate, ed i premi vinti. 

Questo va ad incidere molto sull'autenticità e sul valore del dipinto. Basterebbe vedere il retro del dipinto per trarne un valore. Ma come accennavo sopra, quando le cose vogliono essere effettuate con serietà e professionalità, si usa il coefficiente. 

Capire come funziona è molto più facile di quello che si pensa. Basta semplicemente fare un addizione: La misura della base va addizionata a quella dell'altezza; in seguito va moltiplicata pe il coefficiente. Il valore chiamato coefficiente e solitamente deciso dal mercante d'Arte e l'Artista, in modo da creare un mercato . Inizialmente può essere 0,5, ma spesso si inizia per 1. Questi valori sono i coefficienti di un artista emergente, che vengono aumentati a secondo della notorietà e del mercato che le opere hanno a livello nazionale ed internazionale.  



                               "FUORIPOSTO" opera di CrisDesign 


Ovviamente con il passare del tempo se l’interesse per il lavoro dell’artista viene confermato e le gallerie che espongono le sue opere promuovono al meglio il lavoro il coefficiente può salire sempre di più o nel peggiore dei casi rimanere fermo ma molto raramente diminuire. Proprio per questo l’investimento in arte è da considerare uno dei più sicuri.


Ci sono altri fattori da considerare quando si cerca di capire come si calcola il prezzo di un’opera d’arte. Queste sono, infatti, le norme di uso comune nel mercato dell’arte per opere di artisti emergenti e sono da applicare anche ad opere di artisti storicizzati ma con qualche eccezione nella valutazione del coefficiente che sale notevolmente grazie a fortunati passaggi in asta che ne fanno salire la richiesta e quindi il valore sul mercato.
Quelle che abbiamo visto insieme sono solo delle linee guida utili per stabilire una base per la definizione del prezzo dell’opera. Queste però sono costantemente influenzate da altri fattori:

l’essere in vita
la presenza di un’autentica o di un certificato di archiviazione attendibile ma questo è un grande capitolo e ve ne parlerò in un video dedicato
la pubblicazione sul catalogo generale o ragionato dell’artista di cui parleremo anche
la presenza sul mercato di falsi accertati

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sabato 26 marzo 2022

SI DICE TEXTURE OPPURE DISEGNO?

 



Di solito preferisco parlare ed argomentare su tematiche più impegnative, ma ultimamente il linguaggio che riguarda la progettazione e l'Arte sta andando troppo in una terminologia   industriale . 

Mi spiego meglio; quando lavoro sento spesso parole come texture oppure stampa . Questa terminologia può essere adatta alle stampe, quindi la mia percezione va al mercato industriale e non a quello creativo ed artistico. 

La parola texture preferisco usarla in un lavoro dove si utilizzano stampe già fatte, e quindi non a qualcosa inventato e creato per una situazione in particolare, ma preso da qualche sito internet o catalogo e sfruttato in occasioni decorative. 

Per i miei lavori, preferisco usare qualcosa di originale, creato a regola d'Arte per una situazione in particolare ed esclusiva. 
Per vedere le mie idee potete visitare il sito: www.crisdesignarte.com, oppure la mia pagina: facebook.com/CrisDesignArte. 

Lavorando nell'settore dell'Arte e della progettazione sento usare molto spesso terminologie come pittore riferiti agli imbianchini. Certo il pittore negli ultimi anni si sono specializzati molto, e non sono più come gli imbianchini di venti anni fa, ma onestamente quando sento la parola pittore io percepisco e penso a Michelangelo Buonarroti o a Piero della Francesca.  Quando penso ad una parete dipinta penso alla Cappella Sistina o agli affreschi di Giotto. 

La terminologia Italiana è preferibile a quella straniera : CrisDesign significa progettato da Cristian. La parola progetto è quella preferibile per quanto si parla dei miei lavori. Ogni lavoro è unico ed irripetibile. I miei dipinti ed i miei progetti si differenziano l'uno dall'altro e chi  ha la fortuna di vederli si rende conto subito di avere qualcosa di speciale, creata appositamente per lui. 

Io questa la chiamo ricchezza, e bellezza e credo che le frequenze che si vanno a toccare con i miei lavori siano differenti dal mercato industriale e di produzione di massa. 

Preferisco usare le terminologie "Disegno, oppure "Progetto" . Queste parole anche a livello di fonetica donano un carattere superiore ed un valore più personale. 
Ogni artista meriterebbe termonologie proprie e non parole di globalizzazione. 

La globalizzazione comporta un energia dispreggiativa e a screditare il lavoro di persone che dedicano la loro vita a creare qualcosa di speciale e unico, che non va mischiato agli altri. 





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sabato 19 marzo 2022

REGALARE UN DIPINTO

 


Quando ero piccolo, si usava spesso regalare un quadro alle nostre persone care. Mio padre e mio nonno  avevano  continue richieste da parte di clienti che portavano una foto, o un gioiello da rappresentare al ritratto. 

Le  tempistiche  di realizzazione erano anche molto ristrette, e spesso se il soggetto piaceva molto, si stampava anche sulle magliette. Oggi con l'avvento del digitale e delle copisterie le cose sono un pò cambiate. 

Il quadro è un regalo diverso , è un regalo prezioso, è un regalo che si fa alle persone che teniamo di più, perchè  regali qualcosa di unico. Oggi si pensa a regalare cellulari, vestiti, scarpe o automobili, in pratica tutte cose materiali. Nulla da dire, ma sono regali che fanno tutti. Ma se volete veramente fare un regalo originale, qualcosa di personale che vada al di sopra della materia, un dipinto è quello che fa al caso vostro. 

Un  dipinto regala emozioni uniche ed irripetibili, e solitamente consiglio di regalarlo quando è avvenuta un esperienza bella, un  esperienza che abbia regalato ad entrambi emozioni uniche ed indimenticabili. Per questo un dipinto è azzeccato come regalo, per ricordare quei momenti. E quando parlo di quadri, non intendo le stampe fatte dai cinesi o i quadri che possiamo trovare al Leroy Merlin o nei siti e-commerce che compriamo per abbinare qualcosa di colorato con il tavolo.

 Parlo di quadri realizzati da artisti del vostro tempo. Loro possono rappresentare nel migliore dei modi ciò che avete provato e vissuto, e soprattutto interpretare gli avvenimenti del tempo che state vivendo. Vi consiglio di fare una lista di dieci artisti contemporanei, selezionare le opere e guardarle e riguardarle più volte. 

Solo quando sarete decisi sulla vostra scelta, potrete comprare l'opera che vi emoziona di più, il dipinto che sentite più vicino a voi o alla persona a cui volete regalarlo. In questo modo porterete avanti la bellezza, porterete avanti la cultura e tutto ciò che ha una frequenza alta, e farete senza dubbio qualcosa di diverso ed originale. Ricordate inoltre che la chiave per il cuore di una donna è, un regalo inaspettato in un momento inaspettato. E questo equivale per tutte le persone, non solo per i colleghi di lavoro, i parenti stretti oppure le amanti o gli amici. 

Quando una persona riceve un dipinto, se sai che è una persona che ama la bellezza e la cultura, non sbagli mai e non può che mostrare gratitudine nei tuoi confronti, ed inoltre non può fare altro che rimanere sorpreso del regalo che gli hai fatto. Quindi riflettete; un dipinto come regalo, è un  alternativa alla mediocrità, un pensiero differente ed originale. 




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sabato 12 marzo 2022

L'ARTE DI MISCHIARE LA CACCA CON LA CIOCCOLATA

 


Quando si parla di Arte, soprattutto ad alti livelli bisogna diffidare sempre da chi mischia la cacca con la cioccolata. Ad esempio ci sono gallerie d'Arte, che sembrano gallerie d'Arte famose e acclamate con sempre tanta gente e tante opere da proporre, e bersagliate da collezionisti, ma in realtà usano trucchetti da come autentici illusionisti.

Si fanno una piccola collezione creata con opere di artisti noti. In realtà molti di loro si fanno prestare le opere dai collezionisti veri per poterle vendere. Cosi facendo attirano anche gli artisti emergenti illudendoli di poterli promuovere come si deve, ma è solo un illusione.. una magia creata a dovere. 

In realtà questi presunti mercanti non hanno collezionisti veri che frequentano la loro galleria, ma espongono le loro opere per poterle vendere. I collezionisti ovviamente vengono manipolati nel loro ego. ed i mercanti  sanno molto bene che possono solo guadagnarci dalla loro proposta. In questo modo i collezionisti possono esporre gratuitamente le loro opere e avere la possibilità di rivenderla ad un prezzo più alto, ed i galleristi possono creare il mercato con gli artisti emergenti. 

Infatti è proprio qui che comincia il loro lavoro. Una volta ottenute le opere, possono sfruttarle per esaltare i loro spazi da affittare agli artisti emergenti. Gli artisti emergenti, pieni della loro ingenuità saranno fieri di esporre a fianco di questi titani dell'Arte, tanto da pagare l'affitto a questi presunti mercanti d'Arte. I galleristi organizzeranno eventi, fiere per pochissime persone selezionate da esperti (a sentir loro).

In realtà la vera Arte è per pochi. Consiglio di evitare questi "eventi" pieni di gente e  Arte. Questi mercanti usano un sistema di vendita per le masse. Attirano le persone creando volumi di individui, che non sono altri che gli artisti emergenti e i loro amici, insieme a qualche personaggio curioso di vedere arte Gratis. 

Chi compra le opere di artisti emergenti sono sempre i conoscenti dell'artista o qualche suo amico che cerca di aiutare l'inizio della nuova carriera. I mercanti non hanno la minima voglia di creare e promuovere il mercato di un artista che nessuno conosce, sanno molto bene che è un investimento a rischio. 

Loro guadagnano molto di più affittando gli spazi e creando eventi, per promuoversi ad altri artisti. Se poi un artista si stanca, hanno sicuramente una lista di persone con cui sostituirlo.

Consiglio vivamente di non comprare da questi presunti mercanti, per il semplice motivo che l'arte acquisita in questi posti non ha alcun futuro e non ha  le minime potenzialità di diventare un ottimo investimento. 

L'arte che conta solitamente è molto costosa ed è in luoghi frequentati da pochissime persone. L'atmosfera che si percepisce è quella di quiete e pace, non caos. Le opere esposte hanno i loro spazi, tante occupano anche stanze e luoghi propri. Tutto questo serve per dare alle opere il loro posto nel mondo, e dare agli spettatori tutto il tempo e la quiete che occorre per ammirare l'opera e prenderne e assorbirne i concetti e la bellezza. Acquisire  opere di questo livello è sempre un ottimo investimento, al contrario di questi posti stile Discount , dove le opere sono ammucchiate come vestiti al mercato e sono sempre pieni di gente che non capisce nulla. 





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sabato 5 marzo 2022

L'ARTISTA HA I SUPERPOTERI!

 



L'artista non è solo una persona che realizza dipinti e poi cerca di venderli, ma è anche altro. L'artista può essere chiunque. L'artista è la persona che vede una cosa che gli altri non vedono, e poi cerca di trovare un linguaggio per farla vedere agli altri. Quindi può essere ognuno di noi.

 Quando una persona ha una mentalità aperta e un occhio verso il futuro, ha la possibilità di migliorare la propria vita e quella degli altri. Come fa a fare questo? 

Il percorso è laborioso. Inizialmente deve essere consapevole di questo superpotere; perchè lo sguardo verso il futuro è un autentico superpotere, in seguito deve essere comprenderlo. Poi attraverso la sua visione vero il futuro deve vedere e cercare di capire le cose che ancora non sono e poi deve raccontarle che sono; alla propria famiglia, ai colleghi di lavoro, agli amici. 

In questo modo l'artista ha già fatto quello che doveva fare, cioè spiegare e raccontare la sua visione. L'artista è una specie di veggente che ha delle percezioni, ha delle visioni. Se una persona riesce a fare questo,( ed intendo chiunque) può vivere una vita migliore, e a rendere migliore anche la vita degli altri. Riesce a stare attento alle fregature , riesce a stare un passo avanti rispetto al popolino, riesce a vivere una vita più tranquilla, perchè essendo avanti riesce a prevenire i pericoli e le difficoltà. 


Anche un imprenditore ha uno sguardo verso il futuro, perchè ha bisogno di vedere avanti nel tempo il suo progetto concreto,la sua idea. Vederla come sarà nel futuro e capire cosa può migliorare e togliere ciò che non occorre. Per questo i suoi dipendenti non lo comprendono mai ...perchè e avanti. 

Quindi l'artista non è solo quella persona che crea opere strane, ma può esserlo chiunque. Dobbiamo smettere di pensare al pittore come una persona che vive arrancando, barattando i suoi dipinti con un pezzo di pane e un bicchiere di vino, ed è sempre senza soldi perchè deve compare tele e  colori, come si faceva alla fine dell'800 o nei primi del 900.

L'artista può essere ognuno di noi. Deve avere questo occhio rivolto verso il futuro, comprendere che è una visione del futuro, la deve estrapolare e portarla nel presente; e poi trovare il modo di farla comprendere agli altri.




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sabato 19 febbraio 2022

I COLLEZIONISTI D'ARTE SONO MORTI !

 


Il collezionista d'Arte è sempre stato un personaggio chiave per il mondo dell'Arte, e ultimamente sono in via di estinzione per via del web e dell'era digitale. Ovviamente per inseguire il mercato, noi artisti ci siamo inventati gli Nft, che sono la diretta risposta dei Bitcoin inventati dal  mercato azionario..ma questa è un altra storia che racconterò in un altra occasione.

Il collezionista di cui parlo io è fatto di tutta altra pasta, vuole ammirare l'opera e provare direttamente la sindrome di di Stendhal. Vuole prendere la sua auto alle 2:00 del mattino e recarsi in un luogo segreto, aprire il suo caveau e ammirare il  Van Gogh, di cui nessuno conosce l'esistenza.

ll collezionista è sempre stato un personaggio eccentrico, forse perchè  vuole a suo modo costruire una sua opera attraverso l'unione di altri artisti. C'è il collezionista del minimalismo, il collezionista del naturalismo ottocentesco, oppure quello che ricerca le opere degli artisti emergenti che nessuno conosce ,ma che per lui in un futuro non molto prossimo sono i nuovi Maurizio Cattelan.

Questa persona è un amante dell' originalità e del possesso, ma esistono anche persone che pensano solo al mercato e ai guadagni che ne comporta, ed ogni volta che un collezionista riesce ad acquistare un capolavoro, non solo si aggiunge un altro tassello alla sua collezione, ma trova un altro pezzo di se e compie un altro passo per realizzare il suo sogno, che è quello di realizzare proprio come un vero artista la sua opera Omnia , il suo messaggio al mondo. Devo dire che per comprendere la sua interiorità, forse non basterebbero tre stagioni su Netflix.

Ora però, questo tipo di personaggio è in fase di estinzione. Dico questo perchè vedo mostre e partecipo a fiere d'Arte  frequentato solamente da artisti e galleristi, e devo dire che i salotti d'Arte sono piuttosto squallidi. Sarà per la venuta di Amazon o dell'oggettistica di Arredo di Ikea o Leroy Merlin, ma ci hanno abituati , o per meglio dire ci siamo abituati alla mediocrità, ci siamo allontanati dalla bellezza e dalla cultura. Ci siamo convinti di poter trovare tutto sul nostro smartphone. 

Ma vedere la Gioconda sul video del telefonino, non ha lo stesso gusto che prendere la macchina, farsi un viaggio con la donna che amiamo, un amico ed entrare al Louvre per ammirarla dal vivo, sentire il profumo che emana, e magari immaginare Leonardo da Vinci, che da le disposizioni per eseguire il dipinto al meglio e cogliere l'essenza della Monnalisa. 

Senza contare poi il modo in cui arrediamo la nostra casa o il nostro ufficio. Uno è il nostro nido e l'altro è il posto dove passiamo una grossa parte della nostra vita. Vedo uffici vuoti e senza anima, arredati con fiori finti e sedie prive di anima. Siamo presi tutto il giorno dagli impegni quotidiani e dai debiti per apparire come gli altri . 

Be il collezionista puro, non ama apparire, ha il superpotere dell'invisibilità, e mostra i suoi capolavori solo a chi lo merita. 

L'arte non è per tutti, ma per pochi eletti.


 
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sabato 12 febbraio 2022

I MURALES SONO MEGLIO DELLA PUBBLICITA'

" Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l'autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l'impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari  ai magnati del business. Immagina una città cosi e scostati dal muro - la vernice è fresca."
Banksy




I murales mi emozionano, mi attrae la street art, le tag invece sono affascinanti e sono una nuova calligrafia che sono l'iniziazione di un nuovo artista . Molti scrittori giornalisti definiscono i graffiti o i murales una forma di degrado antiquata e di degrado, ma io penso che dietro tutte le loro critiche ci sia un pò di invidia, soprattutto nella libertà di espressione che questi artisti hanno rispetto agli scrittori che devono rispettare delle regole per poter pubblicare e guadagnare dai loro articoli.  

Il murales cambia il volto delle città, in alcune sue parti, specialmente delle zone dove la bellezza del mondo non sempre riesce ad emergere. Così immaginate di vivere in un quartiere, in un palazzo grigio, anonimo, e, tornati dalle vacanze, non riconoscere più il proprio edificio di residenza. È quello che può accadere a chi vive in un edificio in periferia . Talvolta l'artista  decide  di intervenire per trasformare un banale muro vuoto in una scena piena di vita. I personaggi scelti negli affreschi dell'artista , realizzati  in trompe d'oeil, sono in genere tutti soggetti atti alla bellezza e alla fantasia, e alla creatività  In tutte le città necessitano interventi in grado di abbellire zone più degradate e l'arte ha questo scopo, compresa quella degli artisti Writer . Anche io ho realizzato delle opere che potete vedere nel mio sito : www.crisdesignarte.com .

Molto spesso siamo occupati dai nostri impegni e viaggiando da un posto ad un altro in auto o in bicicletta , mi sono accorto che i muri degli edifici pubblici e privati soprattutto in periferia sono tappezzati di manifesti pubblicitari, ma nessuno dice nulla , nessuno obbietta , nessuno  si accorge che i pubblicitari si appropriano di spazi talvolta enormi per influenzarci con i loro messaggi subliminali . Certo in alcune occasioni come la pubblicità della Benetton ,ci sono stati fotografi che hanno creato con la pubblicità polemiche e capolavori ,attuali ancora oggi. Ma vogliamo mettere con la bellezza di un opera d'Arte di uno Street Artist , che realizza il suo pensiero e il suo modo di vedere il mondo?
L'artista mostra il suo punto di vista del mondo, mentre al  pubblicitario interessa vendere il prodotto.

Resta solo una cosa da dire per concludere . La guerra tra pubblicitari e artisti è ancora aperta, e purtroppo durerà ancora a lungo. Non si fanno compromessi ne prigionieri , e come la frase di un celebre film : " Ne resterà soltanto uno!"




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sabato 5 febbraio 2022

Se compri Arte alle fiere, sei un pollo d'allevamento!

 






La prima cosa che si dovrebbe fare quando si parla di arte, è vedere se l’artista che piace viene acquistato perché piace o perché è quotato. Prima di arrivare agli argomenti scottanti vorrei sfatare il mito di tutti gli esperti di arte con il sinonimo di art dealer, galleristi, critici, che si riempiono sempre la bocca di parolone altisonanti verso i loro artisti o fenomeni senza sapere neanche loro cosa stanno dicendo .

 Questi “esperti” solitamente sono molto spesso ex artisti che non avendo avuto successo si inventano un nuovo mestiere sempre rimanendo nel loro settore. Il loro nuovo lavoro o attività, è quella di organizzare eventi, aste, concorsi oppure scrivere recensioni solo di professionisti accuratamente selezionati. Questa filastrocca ormai è diventata talmente cantata che gli artisti hanno finito per crederla una realtà vera, o ancor peggio l’unico sistema per “farsi notare”. 

Mostre, fiere, eventi anche all’astero, oramai sono diventata un abitudine per questi artistucoli che credono a Babbo Natale, e non si rendono conto che sono solamente l’ago nel pagliaio. Vallo a spiegare a questi galleristi, giornalisti e critici sgarbittari che fanno male e che nuociono all’arte. Questi fanno soldi a palate, e vogliono continuare … e a mio parere fanno molto bene. Ovviamente questo sistema ha un tempo limite , quindi devono mungere la mucca finchè c'è il latte ..poi spariscono .

Ecco perchè non devi assolutamente comprare da queste persone , perchè poi prova a rivendere l'opera ad altri se ci riesci . Nessuno e ripeto nessuno sborserà mai quanto hai pagato tu . In questi casi se hai comprato a cento , se sei fortunato ti riacquistano l'opera a 10 se ti va bene . 

 Probabilmente gli artisti che si affidano a questi personaggi lo fanno perché hanno sentito che è l’unica possibilità per farsi vedere e notare ma è una grossa  cazzata. Dico questo perché molti pittori hanno attraversato queste esperienze, me compreso.. ripeto; potete visitare il mio sito: crisdesignarte.com, li c’è tutto il mio percorso artistico.Per vedere tutto ciò basta andare alle fiere d’arte ..ci sono solo artisti e qualche vip che gironzola e cerca l’arte vera, quella che costa e il padiglione  che può dargli da lavorare. Non il pittore  della domenica che richiede foto inutili, screditandosi cosi al suo pubblico. L’artista dovrebbe rimanere neutro e parlare solamente con le sue opere, senza mischiarsi in politica.

 Avete mai sentito un artista raccontare le sue opere, non credo.  Non è capace e nessuno gli ha detto che dovrebbe farlo. Avete mai sentito i critici e questi galleristi raccontare in profondità le motivazioni che li hanno spinti a scegliere un opera anziché un'altra?. Se provate a porgli queste domande vi guarderanno come degli alieni ,.. “ca..zo sta dicendo questo qua?” Ormai il sistema è questo in Italia e nell’arte in primis!! Chi fa e crea non parla, e chi non fa parla e giudica quello che fanno gli altri. Trovatemi voi un altro artista che parla di certi argomenti e gli introduce nelle sue opere. Ma poi anche i critici con le loro belle parole, che ti descrivono l’opera nei minimi dettagli, e poi  dopo averli ascoltati ti dici..e allora? ..e quindi?   

Tutto questo non mi dice un c..zo, e di certo non mi ha convinto a comprare l’opera solo perché ne hai parlato tu! Solo gli artisti grossi e famosi parlano di arte e dei loro temi ma sta gente che ti dice, che ti insegna? Ti insegna a creare un profilo su instagram ..e a seguire l’ispirazione le emozioni. Siamo nel terzo millennio e stanno ancora a parlare di ste cose, cinquemila anni di Arte e mi dici sempre ste cose ripetute all’infinito ..dov’è il surrealismo, la metafisica, l’arte povera..i movimenti artistici. Non me ne frega niente se Guttuso stava con Marta Marzotto, io ho fame ..fame di arte, di concetti e vibrazioni, voglio crescere. E tu come esperto dell’Arte mi devi dare da mangiare. 

 Quindi chi acquista questa arte, scultura o pittura che sia, non fa un buon investimento, perchè è destinata a scomparire entro breve tempo finendo nel dimenticatoio, e quindi non può valere niente, non ci sono le basi ..le fondamenta. Un opera deve trasportarti, incuriosirti..nutrirti e farti porre delle domande, alla quale forse non troverai mai risposta. Tecnica e significato si devono fondere, solo allora sentirai quella sensazione che ti appaga. Certo io dico sempre che, uno dei migliori modi per acquistare un opera è girarla e vedere il suo curriculum, timbri, certificazioni, mostre effettuate, pubblicazioni ecc. Il dietro di un opera è come quello di una bella donna, parla sempre anche quando è fermo. 

Gli artisti che io chiamo della domenica, che poi sono quelli che ho elencato sopra, non sanno nulla di tutto questo, fanno quello che gli dice l’approfittatore di turno che vuole lucrare il più possibile ..e fa bene ..le pecore devono essere scannate punto. Ben ti stà!!!informati cazzo, svegliati! Questi pittori sono egocentrici piuttosto che tenere le opere in cantina pagano per vederle appese, anche se non valgono nulla..e facendo cosi ..non varranno mai nulla, puoi pubblicare ventimila volte al giorno, spazzatura era ieri e spazzatura è anche oggi. 

Non ascoltate quello che dice la gente, girate il quadro e attraverso quello che c’è scritto dietro, fate le vostre valutazioni, due parole son poche e tre sono troppe! Un altro sistema e richiedere al mercante la possibilità di rivenderlo. Se un mercante d’Arte è disposto a ricomprare il dipinto state pur certi che l’opera vale. Perciò il sistema migliore per comprare ad Arte è dall’artista stesso, lui vi può raccontare tutti i segreti dell’opera e lui può dirvi il prezzo reale. 

 D’Altronde non c’è migliore prova di una foto con l’opera e l’artista insieme, per certificare l’acquisto. Quindi per comprare un opera d’Arte sia un dipinto oppure una scultura, non basatevi solo su chi racconta esposizioni, recensioni di Vip, foto con storici dell’arte ecc. Il quadro deve essere fatto bene, deve avere uno stile originale e deve dire qualcosa..qualcosa che sentivate dentro di voi ma che ..ancora non comprendevate. La pittura non si possiede e non si compra solo se è esposta, perché è li, perché non era stata ancora venduta..cosa c’è scritto dietro.

 Giustamente la pittura di un artista emergente non deve e non può costare come quella di artisti grossi presenti nei musei del mondo, anzi deve essere accessibile e deve garantire originalità ed originarietà.

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martedì 1 febbraio 2022

LA DIFFERENZA TRA MERCATO DELL'ARTE E QUELLO AZIONARIO



 Caratteristica comune che qualifica gli investitori di tutto il mondo è la costante ricerca di asset o prodotti di investimento che possano impattare positivamente sul rendimento dei loro portafogli. Nonostante il collezionismo d’arte sia un fenomeno d’antica tradizione, seppur promosso da motivazioni differenti all’interno delle specifiche epoche storiche, sono stati soprattutto gli ultimi anni che hanno visto un incremento strutturato dell’attenzione rivolta dagli investitori a tali tematiche, anche grazie alle ottime prestazioni registrate.In un periodo in cui i tradizionali asset finanziari non hanno conseguito a pieno i risultati attesi, anzi si sono dimostrati molto deludenti, l’esigenza di rivolgersi ad altri mercati ha assunto maggior vigore. Tra le differenti alternative, ha guadagnato sempre più popolarità l’investimento artistico, anche perché l’arte avendo poca affinità con i classici prodotti di investimento, viene correntemente considerata adatta a diversificare il rischio assoggettato al singolo portafoglio di investimento.

Prima di agire bisogna però aver chiaro che non è corretto guardare il mercato dell’arte come quello finanziario; ecco i principali motivi di questo:

La regolamentazione del mercato.

Il mercato dell’arte non è regolamentato come il mercato azionario. A differenza di questo, il primo non prevede, ancora oggi, la presenza di organi governativi con funzioni di sorveglianza. Il mercato dell’arte si limita ad avere una serie di best practices, che sono andate delineandosi nel corso del tempo, ma che non sono ottemperate da tutte le istituzioni attive all’interno dello stesso.
Il mercato dell’arte tende dunque a differenziarsi da quelli finanziari, mostrando invece maggiori analogie con il mercato immobiliare; i due presentano infatti difficoltà simili in relazione al controllo dei prezzi e una non unità di tempo e di spazio entro cui avvengono le transazioni.

Il timing dell’investimento.

Il mercato dell’arte è relativamente illiquido. Anche in questo simile al mercato immobiliare. Mentre azioni e obbligazioni possono essere acquistate e vendute in qualsiasi momento, con scambi rapidi e continui, l’investimento in arte necessita di tempi differenti. Case d’asta, intermediari e gallerie adottano infatti processi che si qualificano come atti di medio-lungo termine.
Al contempo però, non dobbiamo vedere a tutto ciò solo in termini negativi. L’illiquidità, infatti, è ciò che rende l’investimento in arte una valida alternativa rispetto ad altri asset: qualificando il mercato artistico come più sicuro e molto meno volatile rispetto a quello azionario.



I costi accessori.

Quando si conclude un’operazione di compravendita non di rado si assommano ad essa costi di transazione. Questi si legano intrinsecamente alla tipologia di prodotto negoziato e alla struttura del mercato di riferimento e degli operatori in esso attivi. Alla luce di ciò, non è difficile comprendere le motivazioni che definiscono costi di transazione generalmente più elevati nel mercato artistico, come in quello immobiliare, rispetto a quello finanziario, che rimangono in capo all’acquirente.

Mancanza di trasparenza.

Il mercato dell’arte non è propriamente quello che potremmo definire un libro aperto. Solo i dati delle aste sono resi disponibili al pubblico in assoluta trasparenza. A differenza, gli altri soggetti attivi sul mercato sono soliti operare lasciando sconosciuti i fattori delle negoziazioni poste in essere (prezzi, informazioni sugli acquirenti…).
A questo si aggiunge il fatto che le informazioni, anche laddove vengono pubblicizzate, non sono rese disponibili immediatamente, contrariamente a quanto avviene sul mercato azionario in cui i prezzi sono tracciati e diffusi con continuità.
Per fornire una maggiore trasparenza, anche nel mercato dell’arte sono stati introdotti specifici indici di settore, cercando di facilitare l’accesso e la diffusione di informazioni in merito. Ma anche questi, in massima parte, presentano vizi di forma che li rendono descrittori poco puntuali nel raccontare la realtà.

Oneri a carico dell’investitore.

Da ultimo vale evidenziare il fatto che chi investe in arte, a differenza di altri tipi di investimento, deve farsi carico anche di altri ed elevati oneri quali il rischio di danneggiamento, di deterioramento, di furto, incendio e distruzione dell’opera. Una serie di fattori di rischio che potrebbero determinare gravose perdite fino all’annullamento completo dell’investimento sostenuto.
Tuttavia, data la sua poca affinità coi classici asset di investimento, l’arte rimane un’ottima scelta per la diversificazione del rischio di portafoglio. Questo almeno sulla carta. Infatti, quello artistico rimane un mercato complesso, caratterizzato da ampie regioni di penombra e difficilmente indagabili. Per poter operare all’interno di questo mercato è quindi imprescindibile acquisire un adeguato expertise e le giuste competenze che sappiano guidare corrette scelte di investimento.

Alla luce di quanto detto, sottolineiamo che sempre più numerosi sono gli operatori di settore che si adoperano per rendere gli investimenti artistici trasparenti e altamente regolamentati. Seguendo rigidi codici di condotta nelle negoziazioni dei beni, investendo anche nei segmenti più liquidi del mercato, facendo ricorso a canali di vendita trasparenti.
Come ogni investimento, investire in arte è certamente rischioso, ma può costituire un’ottima soluzione, soprattutto se si fa ricorso alle adeguate competenze in materia e se si affianca alla logica finanziaria anche una forte passione per ciò che si acquista. 


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lunedì 31 gennaio 2022

PERCHE' COMPRARE UN QUADRO FALSO

 


Ora Art Lover di tutta Italia drizzate le antenne. Lo sapevate che nei primi sei mesi del 2012 le Forze dell’Ordine hanno sequestrato opere d’arte per un valore di oltre 40.4 milioni di euro? A dare queste informazioni è il Comando Carabinieri..

Secondo la nota diffusa da ADN Kronos, peraltro, «in poco meno di quattro anni è di oltre 250 milioni di euro il valore delle opere d’arte sequestrate. Nel mirino, in particolare, gli artisti moderni. Nel primo semestre del 2012 sono state 3.426 le opere contemporanee recuperate, 557 nel settore archeologico e paleontologico e 239 in quello antiquariale-archivistico e librario. Un totale di 4.222 falsi, in alcuni casi grossolani, talvolta copie quasi perfette, realizzati da falsari ‘made in Italy’».

 Sì, perché in questo caso non c’è cinese che tenga(anche perche’ il “made in China” e’ un altra cosa), nel business dei falsi d’arte i leader indiscussi sono gli italiani e, in particolare, quelli del Nord. Internet, vendita diretta, mercatini, mostre e cataloghi falsi i metodi più tradizionali per raggirare chi è a caccia di affari in un settore che nell’ultimo anno, secondo le stime, ha raggiunto un giro d’affari da 1,5 miliardi.

Perché vi dico questo? Perché per collezionare arte contemporanea e vivere felici non bastano i consigli pratici che, in questi mesi, Collezione da Tiffany vi ha dato in articoli come “Scegliere e acquistare un’opera: alcuni consigli” e in “Gli aspetti pratici dell’acquisto d’arte”.Sfortunatamente, infatti, le delusioni che ci riserva il mercato dell’arte contemporanea non riguardano solo la qualità delle opere che compriamo. 

Come tutti i settori dove girano soldi – e qui ne girano molti – anche nel mondo dell’arte, infatti, il furbo di turno è sempre in agguato. Ed è proprio da questa amara constatazione che nasce l’articolo di oggi che intende riassumere alcune indicazioni di buon senso che anche il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale diffonde attraverso il suo sito e che hanno lo scopo di evitarvi brutte sorprese che spesso consistono non solo nell’acquisto di un’opera che poi risulta rubata o contraffatta ma in veri e propri reati a vostro carico.

Leggete attentamente dunque e, oltre a difendere la vostra collezione e la vostra reputazione, difenderete gli artisti che più amate e il mercato – quello onesto – che li sostiene:

Dove comprare? – In “Andare in Galleria, sì… ma in quale?” Ma visto il tema trattato oggi credo sia il caso di ribadire, molto brevemente, che è fondamentale, per evitare sorprese, rivolgersi a mercanti la cui reputazione è “controllabile” e che, magari, abbiano (o abbiano avuto) rapporti diretti con l’artista che ha realizzato l’opera offerta in vendita. Di fondamentale importanza è , comunque, evitare di rivolgersi ad intermediari che non fanno parte del settore ufficiale.Vero o Falso? – Dagli anni Sessanta ad oggi, al crescente aumento della domanda di opere d’arte è corrisposto un aumento dell’immissione nel mercato di opere false, delle quali il 75% sono di arte contemporanea. 

Detto questo è necessario ricordare che, come nel caso dell’acquisto di opere rubate, la legge non punisce solo il falsario ma anche chi vende e chi detiene tali opere. E’ bene quindi prestare grande attenzione a cosa si sta comprando e alla documentazione che accompagna l’oggetto dei nostri desideri. In caso di incertezza meglio chiedere un expertise, ossia una perizia che serve ad attestare l’effettiva autenticità dell’opera o il suo valore. Mi raccomando però: rivolgetevi solo alle persone o alle istituzioni che hanno i titoli per farle: Fondazioni, Archivi o Esperti con titoli accademici.

Come difendere la propria collezione?

Avendo accennato alla possibilità di vedersi offrire in vendita delle opere rubate credo sia utile dare anche due dritte su come proteggersi nel caso in cui la vittima del furto foste voi. Se può sembrare ovvio, infatti, dotarsi di un allarme o di una porta blindata per tutelare i propri tesori, vi sono alcune accortezze che, in caso di furto, possono aiutarci a rientrare in possesso delle opere sottratte. Per prima cosa ricordatevi di tenere sempre la documentazione (foto, autentica ecc.) in un luogo sicuro e separato dalle opere.

Poi, compilate il Documento dell’Opera d’Arte – Object ID creato dall’UNESCO e dai Carabinieri proprio per agevolare il recupero dei beni rubati: si tratta, in estrema sintesi, di una scheda nella quale vanno inseriti tutti di dati descrittivi dell’opera e una sua immagine. Anche in questo caso conservate il Documento in un luogo sicuro e separato dalla collezione. In caso di furto i dati e le foto che avete inserito nel documento saranno inserite nella Banca Dati di beni culturali illecitamente sottratti. Il Documento dell’Opera d’Arte, peraltro, può essere anche un strumento adatto per costituire l’archivio fotografico-descrittivo della vostra collezione. Se non lo avete già, potete scaricare una copia del Documento cliccando sul bottone in fondo alla pagina.

Pagamenti documentabili – Come per ogni altro acquisto richiedete sempre la fattura o lo scontrino parlante. Meglio pagare, inoltre, con bonifico bancario o con assegno circolare non trasferibile: così potrete conservare la documentazione della transazione effettuata.

Buona collezione a tutti dunque! E siate collezionisti d’arte contemporanea felici e, soprattutto, attenti.

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mercoledì 26 gennaio 2022

COME SI ORGANIZZA UNA MOSTRA NEGLI ANNI '20

     La maggior parte delle mostre sono abbastanza fallimentari e deprimenti e chi le organizza spesso non conosce alcuni concetti chiave necessari per la buona riuscita di una mostra.





Cos’è una mostra

 Tutti credono di sapere cos’è una mostra d’arte o una mostra fotografica, ma pochi hanno chiaro che nelle mostre non vengono esposte le migliori creazioni o perlomeno non è sempre così. Le mostre infatti sono spesso tematiche, e tutto ciò che è esposto è inerente lo stesso soggetto, più o meno e spesso chi espone non porta il proprio portfolio (cioè le creazioni migliori che ha fatto in assoluto) ma cerca di seguire delle linee guida. Per esempio se io dovessi fare una mostra potrei prendere dal mio archivio i 5 migliori dipinti di sport, i 5 migliori dipinti di matrimoni, 5 sul Giappone ecc. ed esporli, ma sarebbe molto più interessante invece fare una mostra tematica per esempio intitolata “Giappone” in cui espongo vari dipinti riguardanti questo tema. Quando organizzate una mostra quindi non focalizzatevi sulle vostre migliori creazioni ma cercate di far sì che ogni opera sia collegata alle altre.

Guadagnare 

E’ inutile negarlo, molte mostre si fanno per cercare di guadagnare qualcosa. Non è sempre così ovviamente, ci infatti sono mostre in cui sono appesi pannelli informativi riguardanti qualche argomento e non è in vendita niente, immaginate per esempio a mostre informative sull’emigrazione italiana nei primi del ‘900. Ma alle mostre in cui artisti espongono le loro opere quasi sempre i pezzi sono in vendita. Non si scrive mai il prezzo sotto ogni opera ovviamente e chi è interessato all’acquisto eventualmente chiede.

Trovare i locali

Praticamente ogni comune ha a disposizione una o più sale per valorizzare la cultura, basta che andate di persona o telefonate per chiedere informazioni. Ci sono poi anche associazioni che potrebbero essere interessate a concedervi i loro spazi. In entrambi i casi di solito l’artista paga poco o addirittura l’uso delle sale è completamente gratuito. Diversamente, nelle gallerie d’arte si paga un prezzo fisso sull’uso degli spazi e una percentuale sul venduto. Trovare i locali è tra le prime cose da fare, anche perché potrebbero andare prenotati diversi mesi prima.

Data e durata

 La data di inaugurazione non è di fondamentale importanza ma molte mostre vengono inaugurate il venerdì nel tardo pomeriggio oppure il sabato pomeriggio in modo da avere un’affluenza maggiore di gente.

Collettiva o personale

 Una mostra collettiva raccoglie le creazioni di più artisti mentre una personale di un solo artista. Quando si organizza una mostra senza grandi budget o capacità spesso è meglio farne una collettiva per diverse ragioni: Più pubblico: se 10 artisti fanno una mostra e all’inaugurazione 30 persone ciascuno, ci saranno almeno 300 potenziali visitatori già il primo giorno.

Divisione delle spese: pubblicità, affitto delle sale e tutto il resto saranno divisi tra più persone.

Divisione dei compiti: tenere aperto, contattare i giornali, trovare le sale ecc. sono tutte cose che se si fanno in gruppo sono molto più semplici. Ovviamente però, le personali hanno molto più valore, sia simbolico che di impatto sui visitatori, cioè se in una sala ci sono 4 opere di 10 artisti, ciascuno riceverà una piccola considerazione da parte di visita la mostra, diverso è invece se un singolo artista espone 40 opere proprie.

Pubblicità

 E’ importante fare una buona pubblicità alla mostra, altrimenti verranno poche persone. Non affidatevi unicamente ad internet, la pubblicità cartacea funziona ancora molto bene. Sconsiglio di comprare spazi pubblicitari sui quotidiani perché paghereste molto per avere poco ritorno. Il mio consiglio è quello di stampare qualche locandina e volantini da distribuire. Non dateli per strada alle persone “a caso”, cioè è meglio consegnare anche solo 300 volantini a persone realmente interessate invece di fare una distribuzione di massa a chi butterà la pubblicità nel cestino dopo pochi istanti. Se fate una mostra collettiva potreste progettare dei volantini e farli stampare a basso costo su internet. Ogni artista poi si occuperà di distribuirli ad amici, parenti e persone interessate. Quello che dovete ricordarvi di mettere su volantini, locandine ecc sono: Titolo della mostra: chi lo legge deve essere incuriosito e capire di cosa si tratta .Foto rappresentativa: non la foto degli autori ma una o più foto delle opere esposte. Non vanno messe tutte le opere ovviamente ma solo alcune, in modo da stimolare le persone a venire a vedere dal vivo. Chi espone: tutti i nomi degli artisti presenti. Dove: va indicato chiaramente, se si tratta di un posto della città poco conosciuto è bene mettere qualche riferimento in più (es: “si trova sul retro della Chiesa” o “una laterale di via Roma” ecc)  Giorno e ora dell’inaugurazione: è il giorno più importante. Date ed orario di apertura: per chi non potrà venire all’inaugurazione. 

Inviti 

 E’ una buona idea invitare anche persone importanti, per esempio il sindaco o anche più semplicemente il parroco o qualche persona molto conosciuta della zona. Anche se avete il loro contatto e-mail potrebbe essere una buona idea spendere qualche Euro per inviare una busta contenente un cartoncino con scritta qualche riga in cui gentilmente proponete l’invito.

Comunicati stampa

 Almeno un paio di settimane prima di organizzare la mostra scrivete un comunicato stampa da inviare ai quotidiani in modo tale da far parlare di voi. Il segreto in questo caso è quello di non scrivere un vero e proprio “comunicato” generico ma scrivete voi stessi l’articolo che vorreste veder pubblicato ed inviatelo alle redazioni. In questo modo il giornale si trova già un articolo pronto e appena avrà un po’ di spazio lo pubblicherà quasi sicuramente. Ricordatevi però che l’articolo dev’essere: Ne lungo ne breve: i quotidiani a volte hanno molto spazio disponibile, a volte poco. Se siete troppo brevi il giornalista dovrà aggiungere parti e questo gli richiederà del tempo e quindi magari scarterà il vostro articoli. Se il pezzo è troppo lungo invece dovrà perdere tempo per eliminare il superfluo. Di solito è meglio essere lunghi piuttosto che brevi.

Giornalistico: date un’occhiata alla mia guida per scrivere un articolo di giornale. Testo originale: e quando lo inviate ad un quotidiano specificate che possono rielaborare il testo e che è originale e scritto solo per loro. In questo modo la redazione è sicura di non trovare lo stesso testo su altri quotidiani e quindi è più propensa a pubblicarlo. E’ sbagliato scrivere “una mostra bellissima che tutti dovrebbero vedere” ed è giusto scrivere invece qualcosa come “… una mostra fortemente voluta dall’Associazione xy che dà spazio a ben 10 giovani artisti del nostro paese che attraverso la pittura e la fotografia rappresentano la vera essenza della gioventù con una mostra dal titolo “io, giovane oggi”. Ragazzi e ragazze che vogliono raccontarsi e far capire al mondo la loro felicità dell’essere giovani e i loro sogni per il futuro. Il gruppo di queste menti creative è capitanato da Mario Rossi conosciuto anche a livello internazionale per le sue recenti esposizioni anche a Berlino e New York…ecc”.

Presentazione 

All’inaugurazione è ovviamente importane che ci siano tutti gli artisti. All’orario di apertura la mostra dev’essere presentata al pubblico. Sono fondamentali tre cose: Un microfono: per quanto piccola possa essere una stanza, se c’è un gruppo che ascolta la presenza di un microfono è fondamentale. Un presentatore: dev’essere una persona competente in materia, che introduca le opere di tutti senza favorire nessuno, spiegando anche cose sul mondo dell’arte che le persone non conoscono. Può anche essere uno degli artisti a presentare, l’importante in questo caso è scegliere chi sa parlare meglio davanti ad un pubblico. Lunga il giusto: non dev’essere troppo breve perché chi viene all’inaugurazione vuole saperne di più di quello che vedrà, ma non dev’essere nemmeno troppo lunga per evitare di annoiare. Ad una personale anche l’artista può parlare delle sue opere dopo essere stato introdotto dal presentatore ma se si tratta di una collettiva con molti artisti non è necessario che ognuno dica la sua.

Quanta gente aspettarsi 

Va tenuto presente che a meno che non si tratti di una mostra particolarmente grande ed importante, già avere 30 persone all’inaugurazione è un buon numero. Se ci sono 100 persone è un successone direi difficilmente arrivabile, mentre oltre le 200 persone è un evento top.

Buffet 

Ad ogni inaugurazione che si rispetti c’è sempre un buffet, mentre nei giorni successivi in genere non si lasciano bevande o snack a disposizione dei visitatori. L’ideale è far sì che l’evento non sia troppo verso l’ora di cena altrimenti chi viene si aspetta di mangiare molto in sostituzione alla cena, quindi cercate di fare un buffet che sia un po’ simile ad un aperitivo, mettendo a disposizione bevande alcoliche ed analcoliche ed alcuni snack dolci e salati. Se invece volete dare da mangiare qualcosa più sostanzioso, pensate a cibi facilmente mangiabili in piedi (da evitare quindi una zuppa per esempio) e che possano andare bene un po’ per tutti e che non scuociano col passare dei minuti. Se avete i fondi potete chiamare anche un catering, cioè una di quelle società che si occupano di portare cibo a questo genere di eventi, ma hanno ovviamente dei costi non indifferenti. Il consiglio che vi do è quello di provare a sentire qualche pasticceria o bar delle vostre zone e chiedere se vogliono farvi da sponsor, magari dandovi gratis o ad un prezzo simbolico le loro cose in cambio di un pò di pubblicità.

Sponsor

 Per tutte le spese potreste cercare uno sponsor in grado di aiutarvi. E’ di cattivo gusto riempire di loghi la sala o il materiale promozionale, però se la vostra mostra è di un certo livello non sarà difficile trovare qualcuno in grado di darvi un pò di soldi per coprire le spese. Andate di persona a proporre di fare da sponsor. 

Catalogo 

Il catalogo di una mostra è un libro che contiene le foto di tutte le opere esposte, con informazioni tecniche (dimensioni, stile ecc.) e il nome dell’artista. Sono di solito stampati in edizione limitata, senza codice ISBN, e spesso autografati o personalizzati dagli artisti. I cataloghi delle mostre più importanti aumentano di valore nel corso del tempo e sono spesso oggetto di collezione. Stampare un catalogo costa molto quindi valutate voi se farlo, oppure se in alternativa stampare qualche copia di una piccola rivista a colori che può diventare una specie di catalogo.

Chi tiene aperta la mostra 

E’ ovviamente sempre bene che ci sia qualcuno presente, sia per evitare furti e danneggiamenti sia per dare informazioni aggiuntive a chi le richiede. Uno dei problemi principali delle mostre è quindi trovare chi la tiene aperta. Non potete pensare infatti di stare diverse ore al giorno in una sala per qualche settimana per accogliere i visitatori, quindi dovete trovare qualcuno che vi aiuti. Potrebbero essere le stesse associazioni che vi ospitano a dare la loro disponibilità a riguardo oppure nel caso di mostre collettive potreste fare a turno con gli altri artisti e dividervi i compiti.

Libro delle firme 

All’uscita, in modo visibile, predisponete un tavolino con un libro delle firme ed una penna legata ad una corda. I visitatori hanno così la possibilità di lasciarvi un loro commento. Questo libro può essere utile sia per essere felici di aver fatto un buon lavoro sia per sapere indicativamente quante persone hanno visto le vostre creazioni.

Fatevi lasciare i contatti 

E’ molto utile anche predisporre un foglio in cui una persona che visita la vostra possa scrivere il suo nome in stampatello e la sua e-mail per essere informata delle prossime attività. In questo modo vi potete costruire un piccolo database con i contatti di persone interessate a quello che fate per informarli delle prossime mostre o per proporre qualcosa. A riguardo ci sono però due consigli principali: Sostituite il foglio ogni giorno: potrebbe essere spiacevole perdere la lista di tutte le email magari proprio all’ultimo giorno, così come potrebbe non essere bello se qualcuno avesse l’idea di fare una foto ai vari fogli, “rubandovi” così i contatti. Se cambiate spesso il foglio quindi al massimo perdete qualche contatto o ve ne rubano pochi. Scrivete contatti falsi: Su ogni foglio scrivete a mano già 7-8 nomi ed indirizzi e-mail con nomi falsi creati da voi. Se sostituite il foglio ogni giorno infatti il problema è che ci saranno sempre fogli in bianco e difficilmente qualcuno vuole essere “il primo della lista” mentre se già 7-8 persone (finte) hanno lasciato il contatto, tutti sono più propensi ad inserirsi nella lista. Inoltre, se qualcuno vi rubasse i contatti fotografandoli inviando poi SPAM potreste esserne subito a conoscenza dato che le email arriveranno anche ai vostri 7-8 indirizzi creati per questo scopo.

Musica

 Ci sono diverse teorie riguardanti la musica. All’inaugurazione potreste decidere se tenere tutto in silenzio oppure se mettere della musica anche un po’ a volume “alto” e creare un evento mondano magari con anche l’aiuto di un dj. La cosa migliore da fare è evitare di esagerare in qualsiasi verso e per la maggior parte delle mostre va bene un po’ di musica leggera in sottofondo, sia all’inaugurazione che nei giorni successivi. Ricordatevi di informarvi anche su come pagare la SIAE a riguardo.

Illuminazione

 La maggior parte delle sale adibite per ospitare le mostre hanno già faretti ed altre luci per illuminare le opere. E’ importante cercare il giusto equilibrio, non è facile ma con un po’ di pratica potete tranquillamente sistemare l’illuminazione al meglio.

Social 

Utilizzare anche i vari social network per pubblicizzare l’evento ma senza mostrare troppe foto delle opere prima dell’inaugurazione. Caricate online foto mentre state allestendo la mostra, scrivete curiosità e pubblicate anche foto dell’inaugurazione per far vedere a tutti che è stato un successo e che è quindi una mostra che bisogna visitare assolutamente.


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Ecco perchè NON comprare nei MERCATINI DELL'USATO

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