La relazione tra i clienti e l’acquisto dei quadri sono state
sostanziali, e quindi cosa può fare un artista di fronte ai nuovi modi di
vendita delle opere d’arte? Inanzitutto bisogna definire cosa è la vendita.
La
vendita è quel momento in cui un dipinto di un artista passa nelle mani di una
persona, facendola cosi diventare proprietaria dell’opera, e di solito avviene
in cambio di denaro. L’unico modo che ha l’artista per raggiungere il successo
è con la vendita o più vendite, possibilmente con il più alto margine possibile,nel
minor tempo possibile,e in modo ripetuto nel tempo.
Quando parlo di successo
parlo solamente degli artisti che lo intendono alla mia stessa maniera, o
meglio agli artisti che intendono il successo alla maniera di realizzazione
economica, e questo è abbastanza ovvio perché solo vendendo le opere si può
raggiungere il successo. Questo non significa che ogni artista debba essere un
venditore oppure debba vendere lui stesso le opere al cliente, perché molti
vogliono farle vendere a qualcun altro. Se è l’artista a vendere le opere o un
gallerista, la questione non cambia .
Se si insegue un introito, un profitto
quello che importa è che la vendita avvenga . La vendita va raggiunta e ci
vogliono persone che mettano i soldi per acquistare le opere. Alla fine
l’Artista non guadagna solamente esponendo le proprie opere(sarebbe bello)ed è
inutile contattare le gallerie d’Arte molto grandi e conosciute. E’ inutile
farsi illusioni perché una galleria di quel livello non terrà mai in
considerazione un artista emergente, e non occorre offendersi semplicemente
perché un mercante d’Arte vuole la certezza della vendita.
Questo non significa
che gli artisti emergenti non siano bravi, ma semplicemente sono sconosciuti ed
investire su un nuovo artista molto spesso è un salto nel vuoto. Esistono due
modelli di vendita, uno vecchio ed uno nuovo:
-nel vecchio modello il cliente si trovava di fronte al gallerista. La persona interessata entrava in galleria ad ammirare le opere. Nel momento della scelta il cliente aveva pochi punti di riferimento per effettuare la sua scelta , ed il punto di riferimento principale non era altro che il gallerista.
-nel vecchio modello il cliente si trovava di fronte al gallerista. La persona interessata entrava in galleria ad ammirare le opere. Nel momento della scelta il cliente aveva pochi punti di riferimento per effettuare la sua scelta , ed il punto di riferimento principale non era altro che il gallerista.
Quindi la vendita e la
probabilità di acquisto da parte del cliente dipendeva dalla bravura del
mercante d’arte di presentare le opere e di persuadere il cliente all’acquisto.
- nel nuovo modello di vendita invece, il potenziale cliente che arriva in galleria a visitare la mostra con l’intento di acquistare ci arriva già preparato. ci arriva già preparato perché ha avuto modo di ottenere informazioni riguardo all’artista e riguardo al lavoro effettuato per comprendere il linguaggio di quel periodo del pittore , ancora prima di recarsi alla mostra itinerante o permanente.
- nel nuovo modello di vendita invece, il potenziale cliente che arriva in galleria a visitare la mostra con l’intento di acquistare ci arriva già preparato. ci arriva già preparato perché ha avuto modo di ottenere informazioni riguardo all’artista e riguardo al lavoro effettuato per comprendere il linguaggio di quel periodo del pittore , ancora prima di recarsi alla mostra itinerante o permanente.
Quindi la differenza è sostanziale , nel vecchio modello il cliente arrivava anche da molto lontano per visitare la galleria, e quindi in un certo senso era anche più facilmente suggestionabile. Oggi invece il gallerista deve trasformare le sua abilità passando da una presentazione persuasiva ad una presentazione più che altro per accompagnamento. Intendo dire che il gallerista di oggi in un certo senso deve assecondare e dare quell’ultima sicurezza al potenziale cliente, per arrivare all’acquisto.
Oggi è molto più importante quello che si
fa prima di avere il potenziale cliente in galleria, rispetto a ciò che si fa
quando il cliente è presente in galleria. Se una volta il cliente era nelle
mani del mercante, poteva anche cadere in trappole e fregature, oggi invece il
collezionista è molto più preparato e talvolta anche prevenuto e molto spesso
si informa anche dopo l’acquisto tramite il web. Oggi sono più importanti tutte
quelle operazioni che accompagnano il cliente e lo incuriosiscono fatte anche
fuori dal contesto della galleria. Da un lato il mercante dovrà lavorare maggiormente
sul marketing , ovvero su tutte quelle strategie e processi che servono ad
attirare il potenziale cliente, dall’altro lato è importante anche ciò che fa
l’artista, andrà sempre più ad influire sulla testa del collezionista, ed alla
fine si tratta di informazioni.
Non tutte le persone acquistano subito i quadri
a prima vista per amore spassionato, ma molte persone hanno bisogno di conferme
, e queste conferme si trovano nelle informazioni che ricevono. Quindi , quanto
più le informazioni sono convincenti che non possono arrivare solo dal
gallerista ma anche dall’artista , ed è molto importante per influenzare le
decisioni dei possibili clienti. Il rapporto tra gallerista e artista è molto
importante , soprattutto perché il primo va a ricercare sempre il miglior
prodotto da offrire al suo pubblico che non è solamente la miglior opera , ma anche
il miglior artista.