domenica 12 luglio 2020

Delegare o non delegare , questo è il problema!





In questi ultimi anni e specialmente in questi ultimi mesi, dopo tutte le problematiche del Covid 19, il modo di vendere l’arte e soprattutto la pittura è cambiato radicalmente .Però effettivamente le opere d’Arte vengono acquistate in modo diverso. 

La relazione tra i clienti e l’acquisto dei quadri sono state sostanziali, e quindi cosa può fare un artista di fronte ai nuovi modi di vendita delle opere d’arte? Inanzitutto bisogna definire cosa è la vendita.

 La vendita è quel momento in cui un dipinto di un artista passa nelle mani di una persona, facendola cosi diventare proprietaria dell’opera, e di solito avviene in cambio di denaro. L’unico modo che ha l’artista per raggiungere il successo è con la vendita o più vendite, possibilmente con il più alto margine possibile,nel minor tempo possibile,e in modo ripetuto nel tempo.

 Quando parlo di successo parlo solamente degli artisti che lo intendono alla mia stessa maniera, o meglio agli artisti che intendono il successo alla maniera di realizzazione economica, e questo è abbastanza ovvio perché solo vendendo le opere si può raggiungere il successo. Questo non significa che ogni artista debba essere un venditore oppure debba vendere lui stesso le opere al cliente, perché molti vogliono farle vendere a qualcun altro. Se è l’artista a vendere le opere o un gallerista, la questione non cambia . 

Se si insegue un introito, un profitto quello che importa è che la vendita avvenga . La vendita va raggiunta e ci vogliono persone che mettano i soldi per acquistare le opere. Alla fine l’Artista non guadagna solamente esponendo le proprie opere(sarebbe bello)ed è inutile contattare le gallerie d’Arte molto grandi e conosciute. E’ inutile farsi illusioni perché una galleria di quel livello non terrà mai in considerazione un artista emergente, e non occorre offendersi semplicemente perché un mercante d’Arte vuole la certezza della vendita. 

Questo non significa che gli artisti emergenti non siano bravi, ma semplicemente sono sconosciuti ed investire su un nuovo artista molto spesso è un salto nel vuoto. Esistono due modelli di vendita, uno vecchio ed uno nuovo:
-nel vecchio modello il cliente si trovava di fronte al gallerista. La persona interessata entrava in galleria ad ammirare le opere. Nel momento della scelta il cliente aveva pochi punti di riferimento per effettuare la sua scelta , ed il punto di riferimento principale non era altro che il gallerista. 

Quindi la vendita e la probabilità di acquisto da parte del cliente dipendeva dalla bravura del mercante d’arte di presentare le opere e di persuadere il cliente all’acquisto.
- nel nuovo modello di vendita invece, il potenziale cliente che arriva in galleria a visitare la mostra con l’intento di acquistare ci arriva già preparato. ci arriva già preparato perché ha avuto modo di ottenere informazioni riguardo all’artista e riguardo al lavoro effettuato per comprendere il linguaggio di quel periodo del pittore , ancora prima di recarsi alla mostra itinerante o permanente.

Quindi la differenza è sostanziale , nel vecchio modello il cliente arrivava anche da molto lontano per visitare la galleria, e quindi in un certo senso era anche più facilmente suggestionabile. Oggi invece il gallerista deve trasformare le sua abilità passando da una presentazione persuasiva ad una presentazione più che altro per accompagnamento. Intendo dire che il gallerista di oggi in un certo senso deve assecondare e dare quell’ultima sicurezza al potenziale cliente, per arrivare all’acquisto.

 Oggi è molto più importante quello che si fa prima di avere il potenziale cliente in galleria, rispetto a ciò che si fa quando il cliente è presente in galleria. Se una volta il cliente era nelle mani del mercante, poteva anche cadere in trappole e fregature, oggi invece il collezionista è molto più preparato e talvolta anche prevenuto e molto spesso si informa anche dopo l’acquisto tramite il web. Oggi sono più importanti tutte quelle operazioni che accompagnano il cliente e lo incuriosiscono fatte anche fuori dal contesto della galleria. Da un lato il mercante dovrà lavorare maggiormente sul marketing , ovvero su tutte quelle strategie e processi che servono ad attirare il potenziale cliente, dall’altro lato è importante anche ciò che fa l’artista, andrà sempre più ad influire sulla testa del collezionista, ed alla fine si tratta di informazioni.

 Non tutte le persone acquistano subito i quadri a prima vista per amore spassionato, ma molte persone hanno bisogno di conferme , e queste conferme si trovano nelle informazioni che ricevono. Quindi , quanto più le informazioni sono convincenti che non possono arrivare solo dal gallerista ma anche dall’artista , ed è molto importante per influenzare le decisioni dei possibili clienti. Il rapporto tra gallerista e artista è molto importante , soprattutto perché il primo va a ricercare sempre il miglior prodotto da offrire al suo pubblico che non è solamente la miglior opera , ma anche il miglior artista.


Se questo articolo ti è piaciuto visita il nostro sito : crisdesignarte.com e lasciaci i tuoi contatti, ti ricontatteremo a breve!

Ecco perchè NON comprare nei MERCATINI DELL'USATO

  I mercatini dell'usato sono sempre stati visti ultimamente come accumuli di roba vecchia da dover piazzare da qualche parte, in sostit...