lunedì 31 gennaio 2022

PERCHE' COMPRARE UN QUADRO FALSO

 


Ora Art Lover di tutta Italia drizzate le antenne. Lo sapevate che nei primi sei mesi del 2012 le Forze dell’Ordine hanno sequestrato opere d’arte per un valore di oltre 40.4 milioni di euro? A dare queste informazioni è il Comando Carabinieri..

Secondo la nota diffusa da ADN Kronos, peraltro, «in poco meno di quattro anni è di oltre 250 milioni di euro il valore delle opere d’arte sequestrate. Nel mirino, in particolare, gli artisti moderni. Nel primo semestre del 2012 sono state 3.426 le opere contemporanee recuperate, 557 nel settore archeologico e paleontologico e 239 in quello antiquariale-archivistico e librario. Un totale di 4.222 falsi, in alcuni casi grossolani, talvolta copie quasi perfette, realizzati da falsari ‘made in Italy’».

 Sì, perché in questo caso non c’è cinese che tenga(anche perche’ il “made in China” e’ un altra cosa), nel business dei falsi d’arte i leader indiscussi sono gli italiani e, in particolare, quelli del Nord. Internet, vendita diretta, mercatini, mostre e cataloghi falsi i metodi più tradizionali per raggirare chi è a caccia di affari in un settore che nell’ultimo anno, secondo le stime, ha raggiunto un giro d’affari da 1,5 miliardi.

Perché vi dico questo? Perché per collezionare arte contemporanea e vivere felici non bastano i consigli pratici che, in questi mesi, Collezione da Tiffany vi ha dato in articoli come “Scegliere e acquistare un’opera: alcuni consigli” e in “Gli aspetti pratici dell’acquisto d’arte”.Sfortunatamente, infatti, le delusioni che ci riserva il mercato dell’arte contemporanea non riguardano solo la qualità delle opere che compriamo. 

Come tutti i settori dove girano soldi – e qui ne girano molti – anche nel mondo dell’arte, infatti, il furbo di turno è sempre in agguato. Ed è proprio da questa amara constatazione che nasce l’articolo di oggi che intende riassumere alcune indicazioni di buon senso che anche il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale diffonde attraverso il suo sito e che hanno lo scopo di evitarvi brutte sorprese che spesso consistono non solo nell’acquisto di un’opera che poi risulta rubata o contraffatta ma in veri e propri reati a vostro carico.

Leggete attentamente dunque e, oltre a difendere la vostra collezione e la vostra reputazione, difenderete gli artisti che più amate e il mercato – quello onesto – che li sostiene:

Dove comprare? – In “Andare in Galleria, sì… ma in quale?” Ma visto il tema trattato oggi credo sia il caso di ribadire, molto brevemente, che è fondamentale, per evitare sorprese, rivolgersi a mercanti la cui reputazione è “controllabile” e che, magari, abbiano (o abbiano avuto) rapporti diretti con l’artista che ha realizzato l’opera offerta in vendita. Di fondamentale importanza è , comunque, evitare di rivolgersi ad intermediari che non fanno parte del settore ufficiale.Vero o Falso? – Dagli anni Sessanta ad oggi, al crescente aumento della domanda di opere d’arte è corrisposto un aumento dell’immissione nel mercato di opere false, delle quali il 75% sono di arte contemporanea. 

Detto questo è necessario ricordare che, come nel caso dell’acquisto di opere rubate, la legge non punisce solo il falsario ma anche chi vende e chi detiene tali opere. E’ bene quindi prestare grande attenzione a cosa si sta comprando e alla documentazione che accompagna l’oggetto dei nostri desideri. In caso di incertezza meglio chiedere un expertise, ossia una perizia che serve ad attestare l’effettiva autenticità dell’opera o il suo valore. Mi raccomando però: rivolgetevi solo alle persone o alle istituzioni che hanno i titoli per farle: Fondazioni, Archivi o Esperti con titoli accademici.

Come difendere la propria collezione?

Avendo accennato alla possibilità di vedersi offrire in vendita delle opere rubate credo sia utile dare anche due dritte su come proteggersi nel caso in cui la vittima del furto foste voi. Se può sembrare ovvio, infatti, dotarsi di un allarme o di una porta blindata per tutelare i propri tesori, vi sono alcune accortezze che, in caso di furto, possono aiutarci a rientrare in possesso delle opere sottratte. Per prima cosa ricordatevi di tenere sempre la documentazione (foto, autentica ecc.) in un luogo sicuro e separato dalle opere.

Poi, compilate il Documento dell’Opera d’Arte – Object ID creato dall’UNESCO e dai Carabinieri proprio per agevolare il recupero dei beni rubati: si tratta, in estrema sintesi, di una scheda nella quale vanno inseriti tutti di dati descrittivi dell’opera e una sua immagine. Anche in questo caso conservate il Documento in un luogo sicuro e separato dalla collezione. In caso di furto i dati e le foto che avete inserito nel documento saranno inserite nella Banca Dati di beni culturali illecitamente sottratti. Il Documento dell’Opera d’Arte, peraltro, può essere anche un strumento adatto per costituire l’archivio fotografico-descrittivo della vostra collezione. Se non lo avete già, potete scaricare una copia del Documento cliccando sul bottone in fondo alla pagina.

Pagamenti documentabili – Come per ogni altro acquisto richiedete sempre la fattura o lo scontrino parlante. Meglio pagare, inoltre, con bonifico bancario o con assegno circolare non trasferibile: così potrete conservare la documentazione della transazione effettuata.

Buona collezione a tutti dunque! E siate collezionisti d’arte contemporanea felici e, soprattutto, attenti.

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mercoledì 26 gennaio 2022

COME SI ORGANIZZA UNA MOSTRA NEGLI ANNI '20

     La maggior parte delle mostre sono abbastanza fallimentari e deprimenti e chi le organizza spesso non conosce alcuni concetti chiave necessari per la buona riuscita di una mostra.





Cos’è una mostra

 Tutti credono di sapere cos’è una mostra d’arte o una mostra fotografica, ma pochi hanno chiaro che nelle mostre non vengono esposte le migliori creazioni o perlomeno non è sempre così. Le mostre infatti sono spesso tematiche, e tutto ciò che è esposto è inerente lo stesso soggetto, più o meno e spesso chi espone non porta il proprio portfolio (cioè le creazioni migliori che ha fatto in assoluto) ma cerca di seguire delle linee guida. Per esempio se io dovessi fare una mostra potrei prendere dal mio archivio i 5 migliori dipinti di sport, i 5 migliori dipinti di matrimoni, 5 sul Giappone ecc. ed esporli, ma sarebbe molto più interessante invece fare una mostra tematica per esempio intitolata “Giappone” in cui espongo vari dipinti riguardanti questo tema. Quando organizzate una mostra quindi non focalizzatevi sulle vostre migliori creazioni ma cercate di far sì che ogni opera sia collegata alle altre.

Guadagnare 

E’ inutile negarlo, molte mostre si fanno per cercare di guadagnare qualcosa. Non è sempre così ovviamente, ci infatti sono mostre in cui sono appesi pannelli informativi riguardanti qualche argomento e non è in vendita niente, immaginate per esempio a mostre informative sull’emigrazione italiana nei primi del ‘900. Ma alle mostre in cui artisti espongono le loro opere quasi sempre i pezzi sono in vendita. Non si scrive mai il prezzo sotto ogni opera ovviamente e chi è interessato all’acquisto eventualmente chiede.

Trovare i locali

Praticamente ogni comune ha a disposizione una o più sale per valorizzare la cultura, basta che andate di persona o telefonate per chiedere informazioni. Ci sono poi anche associazioni che potrebbero essere interessate a concedervi i loro spazi. In entrambi i casi di solito l’artista paga poco o addirittura l’uso delle sale è completamente gratuito. Diversamente, nelle gallerie d’arte si paga un prezzo fisso sull’uso degli spazi e una percentuale sul venduto. Trovare i locali è tra le prime cose da fare, anche perché potrebbero andare prenotati diversi mesi prima.

Data e durata

 La data di inaugurazione non è di fondamentale importanza ma molte mostre vengono inaugurate il venerdì nel tardo pomeriggio oppure il sabato pomeriggio in modo da avere un’affluenza maggiore di gente.

Collettiva o personale

 Una mostra collettiva raccoglie le creazioni di più artisti mentre una personale di un solo artista. Quando si organizza una mostra senza grandi budget o capacità spesso è meglio farne una collettiva per diverse ragioni: Più pubblico: se 10 artisti fanno una mostra e all’inaugurazione 30 persone ciascuno, ci saranno almeno 300 potenziali visitatori già il primo giorno.

Divisione delle spese: pubblicità, affitto delle sale e tutto il resto saranno divisi tra più persone.

Divisione dei compiti: tenere aperto, contattare i giornali, trovare le sale ecc. sono tutte cose che se si fanno in gruppo sono molto più semplici. Ovviamente però, le personali hanno molto più valore, sia simbolico che di impatto sui visitatori, cioè se in una sala ci sono 4 opere di 10 artisti, ciascuno riceverà una piccola considerazione da parte di visita la mostra, diverso è invece se un singolo artista espone 40 opere proprie.

Pubblicità

 E’ importante fare una buona pubblicità alla mostra, altrimenti verranno poche persone. Non affidatevi unicamente ad internet, la pubblicità cartacea funziona ancora molto bene. Sconsiglio di comprare spazi pubblicitari sui quotidiani perché paghereste molto per avere poco ritorno. Il mio consiglio è quello di stampare qualche locandina e volantini da distribuire. Non dateli per strada alle persone “a caso”, cioè è meglio consegnare anche solo 300 volantini a persone realmente interessate invece di fare una distribuzione di massa a chi butterà la pubblicità nel cestino dopo pochi istanti. Se fate una mostra collettiva potreste progettare dei volantini e farli stampare a basso costo su internet. Ogni artista poi si occuperà di distribuirli ad amici, parenti e persone interessate. Quello che dovete ricordarvi di mettere su volantini, locandine ecc sono: Titolo della mostra: chi lo legge deve essere incuriosito e capire di cosa si tratta .Foto rappresentativa: non la foto degli autori ma una o più foto delle opere esposte. Non vanno messe tutte le opere ovviamente ma solo alcune, in modo da stimolare le persone a venire a vedere dal vivo. Chi espone: tutti i nomi degli artisti presenti. Dove: va indicato chiaramente, se si tratta di un posto della città poco conosciuto è bene mettere qualche riferimento in più (es: “si trova sul retro della Chiesa” o “una laterale di via Roma” ecc)  Giorno e ora dell’inaugurazione: è il giorno più importante. Date ed orario di apertura: per chi non potrà venire all’inaugurazione. 

Inviti 

 E’ una buona idea invitare anche persone importanti, per esempio il sindaco o anche più semplicemente il parroco o qualche persona molto conosciuta della zona. Anche se avete il loro contatto e-mail potrebbe essere una buona idea spendere qualche Euro per inviare una busta contenente un cartoncino con scritta qualche riga in cui gentilmente proponete l’invito.

Comunicati stampa

 Almeno un paio di settimane prima di organizzare la mostra scrivete un comunicato stampa da inviare ai quotidiani in modo tale da far parlare di voi. Il segreto in questo caso è quello di non scrivere un vero e proprio “comunicato” generico ma scrivete voi stessi l’articolo che vorreste veder pubblicato ed inviatelo alle redazioni. In questo modo il giornale si trova già un articolo pronto e appena avrà un po’ di spazio lo pubblicherà quasi sicuramente. Ricordatevi però che l’articolo dev’essere: Ne lungo ne breve: i quotidiani a volte hanno molto spazio disponibile, a volte poco. Se siete troppo brevi il giornalista dovrà aggiungere parti e questo gli richiederà del tempo e quindi magari scarterà il vostro articoli. Se il pezzo è troppo lungo invece dovrà perdere tempo per eliminare il superfluo. Di solito è meglio essere lunghi piuttosto che brevi.

Giornalistico: date un’occhiata alla mia guida per scrivere un articolo di giornale. Testo originale: e quando lo inviate ad un quotidiano specificate che possono rielaborare il testo e che è originale e scritto solo per loro. In questo modo la redazione è sicura di non trovare lo stesso testo su altri quotidiani e quindi è più propensa a pubblicarlo. E’ sbagliato scrivere “una mostra bellissima che tutti dovrebbero vedere” ed è giusto scrivere invece qualcosa come “… una mostra fortemente voluta dall’Associazione xy che dà spazio a ben 10 giovani artisti del nostro paese che attraverso la pittura e la fotografia rappresentano la vera essenza della gioventù con una mostra dal titolo “io, giovane oggi”. Ragazzi e ragazze che vogliono raccontarsi e far capire al mondo la loro felicità dell’essere giovani e i loro sogni per il futuro. Il gruppo di queste menti creative è capitanato da Mario Rossi conosciuto anche a livello internazionale per le sue recenti esposizioni anche a Berlino e New York…ecc”.

Presentazione 

All’inaugurazione è ovviamente importane che ci siano tutti gli artisti. All’orario di apertura la mostra dev’essere presentata al pubblico. Sono fondamentali tre cose: Un microfono: per quanto piccola possa essere una stanza, se c’è un gruppo che ascolta la presenza di un microfono è fondamentale. Un presentatore: dev’essere una persona competente in materia, che introduca le opere di tutti senza favorire nessuno, spiegando anche cose sul mondo dell’arte che le persone non conoscono. Può anche essere uno degli artisti a presentare, l’importante in questo caso è scegliere chi sa parlare meglio davanti ad un pubblico. Lunga il giusto: non dev’essere troppo breve perché chi viene all’inaugurazione vuole saperne di più di quello che vedrà, ma non dev’essere nemmeno troppo lunga per evitare di annoiare. Ad una personale anche l’artista può parlare delle sue opere dopo essere stato introdotto dal presentatore ma se si tratta di una collettiva con molti artisti non è necessario che ognuno dica la sua.

Quanta gente aspettarsi 

Va tenuto presente che a meno che non si tratti di una mostra particolarmente grande ed importante, già avere 30 persone all’inaugurazione è un buon numero. Se ci sono 100 persone è un successone direi difficilmente arrivabile, mentre oltre le 200 persone è un evento top.

Buffet 

Ad ogni inaugurazione che si rispetti c’è sempre un buffet, mentre nei giorni successivi in genere non si lasciano bevande o snack a disposizione dei visitatori. L’ideale è far sì che l’evento non sia troppo verso l’ora di cena altrimenti chi viene si aspetta di mangiare molto in sostituzione alla cena, quindi cercate di fare un buffet che sia un po’ simile ad un aperitivo, mettendo a disposizione bevande alcoliche ed analcoliche ed alcuni snack dolci e salati. Se invece volete dare da mangiare qualcosa più sostanzioso, pensate a cibi facilmente mangiabili in piedi (da evitare quindi una zuppa per esempio) e che possano andare bene un po’ per tutti e che non scuociano col passare dei minuti. Se avete i fondi potete chiamare anche un catering, cioè una di quelle società che si occupano di portare cibo a questo genere di eventi, ma hanno ovviamente dei costi non indifferenti. Il consiglio che vi do è quello di provare a sentire qualche pasticceria o bar delle vostre zone e chiedere se vogliono farvi da sponsor, magari dandovi gratis o ad un prezzo simbolico le loro cose in cambio di un pò di pubblicità.

Sponsor

 Per tutte le spese potreste cercare uno sponsor in grado di aiutarvi. E’ di cattivo gusto riempire di loghi la sala o il materiale promozionale, però se la vostra mostra è di un certo livello non sarà difficile trovare qualcuno in grado di darvi un pò di soldi per coprire le spese. Andate di persona a proporre di fare da sponsor. 

Catalogo 

Il catalogo di una mostra è un libro che contiene le foto di tutte le opere esposte, con informazioni tecniche (dimensioni, stile ecc.) e il nome dell’artista. Sono di solito stampati in edizione limitata, senza codice ISBN, e spesso autografati o personalizzati dagli artisti. I cataloghi delle mostre più importanti aumentano di valore nel corso del tempo e sono spesso oggetto di collezione. Stampare un catalogo costa molto quindi valutate voi se farlo, oppure se in alternativa stampare qualche copia di una piccola rivista a colori che può diventare una specie di catalogo.

Chi tiene aperta la mostra 

E’ ovviamente sempre bene che ci sia qualcuno presente, sia per evitare furti e danneggiamenti sia per dare informazioni aggiuntive a chi le richiede. Uno dei problemi principali delle mostre è quindi trovare chi la tiene aperta. Non potete pensare infatti di stare diverse ore al giorno in una sala per qualche settimana per accogliere i visitatori, quindi dovete trovare qualcuno che vi aiuti. Potrebbero essere le stesse associazioni che vi ospitano a dare la loro disponibilità a riguardo oppure nel caso di mostre collettive potreste fare a turno con gli altri artisti e dividervi i compiti.

Libro delle firme 

All’uscita, in modo visibile, predisponete un tavolino con un libro delle firme ed una penna legata ad una corda. I visitatori hanno così la possibilità di lasciarvi un loro commento. Questo libro può essere utile sia per essere felici di aver fatto un buon lavoro sia per sapere indicativamente quante persone hanno visto le vostre creazioni.

Fatevi lasciare i contatti 

E’ molto utile anche predisporre un foglio in cui una persona che visita la vostra possa scrivere il suo nome in stampatello e la sua e-mail per essere informata delle prossime attività. In questo modo vi potete costruire un piccolo database con i contatti di persone interessate a quello che fate per informarli delle prossime mostre o per proporre qualcosa. A riguardo ci sono però due consigli principali: Sostituite il foglio ogni giorno: potrebbe essere spiacevole perdere la lista di tutte le email magari proprio all’ultimo giorno, così come potrebbe non essere bello se qualcuno avesse l’idea di fare una foto ai vari fogli, “rubandovi” così i contatti. Se cambiate spesso il foglio quindi al massimo perdete qualche contatto o ve ne rubano pochi. Scrivete contatti falsi: Su ogni foglio scrivete a mano già 7-8 nomi ed indirizzi e-mail con nomi falsi creati da voi. Se sostituite il foglio ogni giorno infatti il problema è che ci saranno sempre fogli in bianco e difficilmente qualcuno vuole essere “il primo della lista” mentre se già 7-8 persone (finte) hanno lasciato il contatto, tutti sono più propensi ad inserirsi nella lista. Inoltre, se qualcuno vi rubasse i contatti fotografandoli inviando poi SPAM potreste esserne subito a conoscenza dato che le email arriveranno anche ai vostri 7-8 indirizzi creati per questo scopo.

Musica

 Ci sono diverse teorie riguardanti la musica. All’inaugurazione potreste decidere se tenere tutto in silenzio oppure se mettere della musica anche un po’ a volume “alto” e creare un evento mondano magari con anche l’aiuto di un dj. La cosa migliore da fare è evitare di esagerare in qualsiasi verso e per la maggior parte delle mostre va bene un po’ di musica leggera in sottofondo, sia all’inaugurazione che nei giorni successivi. Ricordatevi di informarvi anche su come pagare la SIAE a riguardo.

Illuminazione

 La maggior parte delle sale adibite per ospitare le mostre hanno già faretti ed altre luci per illuminare le opere. E’ importante cercare il giusto equilibrio, non è facile ma con un po’ di pratica potete tranquillamente sistemare l’illuminazione al meglio.

Social 

Utilizzare anche i vari social network per pubblicizzare l’evento ma senza mostrare troppe foto delle opere prima dell’inaugurazione. Caricate online foto mentre state allestendo la mostra, scrivete curiosità e pubblicate anche foto dell’inaugurazione per far vedere a tutti che è stato un successo e che è quindi una mostra che bisogna visitare assolutamente.


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martedì 25 gennaio 2022

CREATIVI VS VENDITORI



 Questo momento appartiene al marketing, senza ombra di dubbio. Il Web è pieno di Guru  che svelano modi o metodi per guadagnare, anche se quelli veramente bravi si contano nelle dita di una mano, come gli artisti del resto (strana coincidenza ). Instagram e Facebook sono i social dove gli artisti di vario genere la fanno da padrone. Ma in verità , quanti sono veramente talentuosi per investire il proprio denaro? 

Se guardiamo le cose da un altra prospettiva i venditori promuovono prodotti realizzati da altre persone, mentre i creativi come nel mio caso, si ingegnano a pensare , creare e provare opere d'Arte e successivamente  crearci un mercato . Certo esistono creativi anche nel mondo della vendita, ma sfruttano talvolta senza saperlo la loro parte creativa, come ad esempio nei manifesti o negli spot televisivi ; realizzando talvolta dei piccoli capolavori. I venditori di vecchio stampo (quelli muniti di valigetta),invece si differenziano usando metodi affinati da anni di esperienza con lo scopo di portare il denaro a casa . 

La differenza dei due mondi sta nel fatto che i creativi si concentrano il 70% sul creare e il restante sul vendere , mentre i venditori con la stessa percentuale si concentrano sul vendere e contrattare , ed il restante 30%  sul potenziale creativo . Entrambi devono imparare dall'altro , e credo che equilibrare la percentuale sia la soluzione migliore per questi tempi . Vendere qualcosa fatto da altri da soddisfazione, e fa guadagnare bene a volte, ma la cosa non è mai paragonabile a quando si vende qualcosa fatto con la propria creatività e con il proprio talento. 



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martedì 18 gennaio 2022

SE VUOI FARE IL FIGO, COMPRA LA PITTURA ASTRATTA !

 



Quando si parla di arte astratta molti vedono solo macchie di colore buttate a caso su tela o carte varie, ma dietro c'è molto di più.

L'Arte Figurativa ha sulle spalle una storia di migliaia di anni, quindi la percepiamo e comprendiamo piu' facilmente . L''arte astratta invece e' nata nel 900 ...quindi e' piu difficile da apprezzare . Puo' sembrare più facile da realizzare ,. ma la verità è che richiede uno studio approfondito ed una conoscenza del colore molto vasta. I Bambini fino a 5 anni ora hanno l'Astratto gia nei loro geni, mentre invece nel Rinascimento conoscevano solo l'Arte figurativa, basti pensare agli schizzi che facevano i bimbi di allora e al modo di usare il colore dei bambini di adesso.

Diciamo che l'Arte Astratta può essere considerata la pittura giovane, la pittura di chi segue i propri sensi e il proprio istinto.

La pittura astratta può essere la pittura adatta per dare il messaggio di chi compra i quadri per creare invidia ai propri ospiti . Chi viene a casa vostra e vede dipinti astratti appesi alle pareti firmate da artisti, sicuramente non comprende nulla dei concetti espressi , ma i suoi pensieri vanno inizialmente sul gusto cromatico poi sicuramente sulle proprie possibilità economiche di sfoggiare anch'esso qualcosa di bello e originale che identifichi la propria personalità.

Chi sfoggia Arte Astratta sicuramente non lo fa perché interessato alla cultura, ma per fare il figo, per fare quello che può spendere i soldi pagando persone che gli mettono i colori a caso sulle superfici .

Le opere d'Arte sono i vostri biglietti da visita che mostrano ciò che siete ai vostri amici intimi o ai vostri dipendenti o concorrenti aziendali. Diciamo cosi, mentre la massa fa i discorsi da bar, raccontando fatti reali o inventati per fare i fighi dietro un caffè , voi dimostrate chi siete con fatti reali.

Quindi chi compra Arte Astratta lo fa anche per ascoltare le scuse di chi non ce l'ha.

Più lo status sociale è alto più le opere d'Arte sono particolari.

Un opera molto grande sta bene nella sala della vostra casa per conversare con i vostri amici, oppure nella sala riunioni delle vostre aziende per impressionare i vostri clienti.

Vi accorgerete subito che possedere un opera d'Arte , non significa solo più cultura ma anche ..GUARDA COSA MI POSSO PERMETTERE.

Per molti di noi acquistare un dipinto e’ sempre motivo di dover rinunciare a qualcosa ,ma e’ sempre un dispiacere?

Dover scegliere cosa ti appaga maggiormente e poi pur di avere il piacere quotidiano di ammirare un dipinto a casa tua , noti di aver rinunciato ad altro , non ti dispiace .Scopri che hai fatto il miglior investimento possibile. Oggi si parla costantemente di investimenti, è cosi per tutti?

Come fai ad essere sicuro del tuo miglior investimento possibile , senza le giuste domande?

Si parla di denaro , si parla di gusto, o si parla di sensibilità e cultura ? Certamente è il tempo che offre la risposta giusta, e giorno dopo giorno l’arte ti ripaga , nota bene ho detto Arte non ho detto LA MODA . E cosi si potrà parlare del piacere della vita. L’arte essendo il biglietto da visita di ogni cultura, con le sue unicita’ e peculiarità, sicuramente ci pone nella condizione di poter comprendere, condividere e agilmente sentirla come propria. L’arte è espressione, orgoglio o altro ?

L’artista è  oggi contrariamente al passato un creativo che focalizza con il suo segno un messaggio che non volendo essere verbale con una alfabetizzazione universale ci coinvolge, e a volte ci sconvolge . Sicuramente è un testimone della storia della cultura, riconoscere una tecnica e una manualità riconosce studio , e riconoscere un creativo. Occorre il sapersi immedesimare, e sapersi coinvolgere nella gestualità del pensiero

.CrisDesign è lo specialista dell'Arte, che realizza l'opera con lo stile scelto dalla nostra esperienza decennale, realizzandola secondo i tuoi gusti, ed al momento non esiste nessuno cosi qualificato e preparato che ti offre questo servizio 

✔ Opere d'Arte da collezione e su progettazione, create e realizzate con materiali di prima qualità e basate su studi approfonditi della storia dell'Arte

✔ No alle stampe in serie ed ai multipli 

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venerdì 14 gennaio 2022

SCEGLIERE TRA UNA STAMPA ED UN DIPINTO VERO


Quando mi capita di andare nei centri commerciali, spesso visito il reparto delle stampe dove molto spesso ci sono anche le cornici portafoto. Guardare quelle imitazioni di opere famose e molto spesso anche di artisti non famosi mi fa un certo effetto. 

Quello che penso in quel momento è semplicemente, che non tutti possono permettersi di comprare un opera unica, un dipinto che non ha copie e che è stato realizzato da un artista che ha provato emozioni, studiato concetti, e trasportato su tela una parte della sua vita. Quando si cerca un quadro molte persone ricercano solamente qualcosa di colorato o carino da abbinare al divano, al salotto oppure per riempire una parete del proprio studio. 

Giustamente un opera unica non si troverebbe in un centro commerciale o in una ferramenta, accatastata fra tante altre, ma avrebbe a disposizione un intera parete per poterne ammirare i colori, le emozioni e i messaggi che un artista emergente come me ha cercato di trasmettere su una superfice . 

Rifletto su una visita di entrambe le case dei possibili acquirenti: 
La prima dove è esposta la stampa, ovvero una casa che odora di biancheria da lavare, con gli arredi come il divano pieni di pelo del cane. Un grande televisore con volume molto alto dove la padrona di casa fa ginnastica con i consigli di una presentatrice di media shopping. 
La figlia che prova i trucchi della sorella maggiore che poi accorgendosene le da uno schiaffo e la insulta. Il padre di famiglia che si fa la barba in bagno e mentre si guarda allo specchio riflette sulle scelte fatte negli ultimi venti anni, rimpiangendo la sua prima fidanzata delle superiori ora diventata un arredatrice famosa. 

La seconda, una casa arredata con la domotica, il rumore e i colori di un camino che arde accompagnato  una musica di sottofondo creata da un impianto sopraffino di wifi. I figli davanti al camino che leggono un libro gustandosi una tisana alle ortiche, ed i padroni di casa che si gustano un calice di Sangue di Giuda davanti ad un dipinto realizzato da me appena acquistato .A lui piace la materia ed a lei i concetti . Un accordo che rende sereni , appagati entrambi ,e che insieme alla musica classica alza le frequenze portandoli ad un livello superiore di qualità di vita . 

Credo che questo sia un modo per descrivere la differenza tra lo stile di vita di  chi acquista una stampa e la ricerca di un lavoro interiore che esige chi compra un dipinto creato da un artista. 



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martedì 11 gennaio 2022

IL PLAGIO FATTO COME SI DEVE !


 Hai mai pensato di creare un qualcosa di nuovo? Di brevettare una nuova idea?
Beh qualcuno una volta ci ha pensato e ha deciso di osare in un settore ipersaturo: l'Arte .

Portare sul mercato una nuova idea cercando di differenziarsi in questo mercato così pieno di concorrenza, non è facile.

E come sai bene il mercato dell'Arte è anche saturo in vari linguaggi, come quello della pittura, fotografia, scultura e così via. Quindi creare un linguaggio nuovo categoria in questo settore, è davvero un gioco di pazienza e di strategia.
Come dico sempre nell'Arte è già stato inventato tutto .Perché?

Semplice c'è già davvero di tutto, qualunque cosa tu pensi possa essere nuova, in realtà, di base, è già stata fatta. Però a tutto questo c'è una soluzione ed è quella di sfruttare il potere della creatività. Quello vero. Quello che ti permette di ottenere risultati misurabili e che ti spiana la strada per creare qualcosa di grande.
Ma se non si fanno le cose come si deve, si rischia di commettere errori che minano le basi per il futuro.

Un esempio è dato da un artista di qualche anno fa partecipava assiduamente in una famosa trasmissione artistica televisiva. Il nome ovviamente non posso dirlo perciò lo chiamerò Pinco Pallino. Il ragazzo è stato coraggioso a buttarsi in un settore così complesso ed è stato anche molto bravo a livello di creatività. 

Ma purtroppo lui ed i suoi colleghi hanno commesso una serie di errori strategici che sul lungo termine intaccheranno la sua fama e la sua gloria.

Nel 2012 questo ragazzo fondò un movimento artistico insieme ad altri tre artisti con in mente di portare nel mondo una nuova scena artistica. Il gruppo che ha progettato questo movimento è formato da quattro ragazzi italiani,(qualcuno supera anche la mezza età) uno che ha avuto l'idea di creare opere d'Arte con un linguaggio indirizzato al riciclo , un altro appassionato di animali e un altro che si è definito l'artista dei Vip.

Quindi i quattro ragazzi sicuramente prima di mettere in piedi il loro movimento si saranno chiesti: “Ma è davvero possibile, al giorno d'oggi, creare dal nulla opere d'Arte esclusive per com'è la situazione dell'Arte in Italia ? È possibile farlo in un momento in cui le gallerie scoraggiano gli artisti nel lavorare nella loro scuderia ?”
Loro si sono risposti di sì. Quindi voto 10 per il loro coraggio, una dote che manca a molti artisti quando si parla di mettere sul campo una nuova idea. Ma do un voto minore per non aver fatto le cose con calma.
I quattro ragazzi hanno investito tutte le loro risorse per creare un movimento basato sul rIciclo, la difesa sugli animali e Vip. 

E io dico: “Bene, hanno aperto un nuovo linguaggio!”

Al primo impatto le opere andavano a ruba . Successivamente le serate si animavano in diverse trasmissioni con presentatori famosi i media e tv l’hanno citata per un pò di mesi. Ma a vedere le opere sinceramente sembravano un mix di rifacimenti scopiazzati da diversi artisti qua e la.
Un altro punto su cui c’è da discutere è il prezzo.
Infatti le loro opere partirono subito con il costo di qualche migliaia d'euro, quasi lo stesso prezzo degli artisti a cui si erano ispirati.
Va bene che l'opera la producono artigianalmente con tutte le tecniche apparentemente difficili da rifare ma l'opera d'Arte non potrebbe mai ispirare qualità e valore. Perché la loro Arte è nata dal nulla .Sei convinto di creare una nuovo movimento Artistico quando invece esisteva già negli anni 60/70 con un altro nome , e inoltre spari in alto il prezzo senza avere un curriculum?

È corretto mettere un prezzo alto per un opera d'arte originale e con un concetto di questo tipo, però dovresti confrontarti anche con gli artisti storicizzati che hai scopiazzato e hanno avuto la tua stessa idea un trentennio fa. Inoltre le tue ispirazioni sono opere strafamose in tutto il mondo.In questo caso bisogna capire quali angoli attaccare e  cercare di farlo in maniera intelligente. Ad esempio, esiste il grande movimento artistico Newrealisme con artisti del calibro di Arman, Villeglè che utilizzavano gli strumenti rotti e i manifesti strappati. 

Sono troppo conosciuti per copiarli decretandone l'originalità solo perchè visti in televisione . Tra l'altro le televendite se le erano finanziate con le proprie tasche.

La conclusione di questo progetto?
Il movimento artistico non è nemmeno partito , e tre artisti su quattro non si hanno più nessuna notizia.. tranne Pinco Pallino che ha continuato con le trasmissioni televisive per un pò poi è passato a miglior vita.

Anche artiste donne di cui non posso fare il nome si credono originali, ma le loro opere sono anch'esse un plagio bello e buono e allora ti chiedo: “Sei ancora convinto che l'opera che hai acquistato basandoti solo sul gusto o lo stato d'animo del momento sia stato un ottimo acquisto , oppure il tuo investimento dovrebbe avere più garanzie?

Creare un liguaggio artistico da zero non è affatto facile. Ma proprio per questo motivo è tuo dovere di collezionista guardare basi più solide per rendere profittevole e di successo il tuo investimento.

Non devi basarti solamente sul MI PIACE O NON MI PIACE .
Per capire il mondo dell'Arte e quindi del tuo investimento occorrono molte altre informazioni, oltre che ad un buon intuito.

CROSSOVER, 2020, tecnica mista mosaico su tavola,70x42


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IL BIOLOGICO CONVIENE?

 


Gli industriali dell’alimentazione sono riusciti a persuadere milioni di consumatori a preferire alimenti già pronti. Coltivano, cucinano, vi portano i pasti e (proprio come la vostra mamma) vi supplicano di mangiare. Non vi offrono ancora di infilarvelo in bocca premasticato solo perché non hanno ancora scoperto un modo di farlo che permetta di aumentare i profitti. 

Possiamo star sicuri che sarebbero ben contenti di scoprirlo. Il consumatore industriale ideale sarebbe legato a una tavola con un tubo in bocca che va direttamente dall’impianto alimentare al suo stomaco.

cosa è meglio assumere?

Gli alimenti introdotti creano e producono il sangue. Assumiamo una media di circa 2 kg e mezzo al giorno di alimenti e bevande: una tonnellata all’anno!

In una vita media consumiamo alimenti e bevande per circa 1000 volte il nostro peso corporeo.

Alimenti scadenti, pastorizzati, raffinati, acidificanti, pregni di chimica produrranno un sangue carico di tossine e assolutamente scadente dal punto di vista biologico e biochimico.

Alimenti ricchi di clorofilla, enzimi, vitamine, minerali alcalini, acqua, ormoni e fibra (quindi alimenti vegetali crudi, in particolar modo le verdure a foglia verde) sono il carburante per eccellenza dell’organismo umano.

..e l'attività fisica?


Il motivo principale per cui si pratica attività fisica è eliminare acidi dal corpo attraverso i polmoni (respirazione) e la pelle (traspirazione). Questo è il motivo per cui siamo dotati di due polmoni e non un solo, e di oltre 500 pori sudoriferi per centimetro quadrato di pelle.

L’attività fisica mobilizza gli acidi attraverso questi due organi di eliminazione e riduce l’acidosi.

Il movimento corporeo migliore è senza’altro quello all’aria aperta: camminata, jogging, ma vanno bene anche il nuoto, l’allenamento con pesi e il mini-trampolino elastico (Rebounding). Questo ultimo è un delle tecniche più interessanti, economiche, facili ma potentissime per disintossicarsi e deacidificarsi comodamente in casa.

Tratto dal libro: “Il tumore è curabile adesso” di Robert O. Young e Matt Traverso, ed. Tecniche Nuove

Questo pensieri hanno ispirato questa opera:


"TVB,Ti Voglio Bio ", 2018, tecnica mista, mosaico, collage su tela, 60x60x4

scopri di più sulla mia arte :

http://www.crisdesignarte.com/it/dipinti-figurativi/ 📲 3298543549

sabato 8 gennaio 2022

IPERREALISMO VS ARTE CONCETTUALE



Ora è il momento di parlare di una sfida all'ultimo sangue tra due discipline che si so no inseguite da decenni . La prima ambita dagli artisti dell'Arte figurativa da oltre un millennio, dove però è stata spodestata dalla fotografia . La seconda , nata nel novecento, ma nonostante la giovane età vanta opere degne di nota.

“Non sono quadri, non è possibile”. Sono queste le parole che cerchi di ripeterti appena scopri che le opere dell’iperrealismo appaiono così vere da non saperle distinguere dalle fotografie. Rimani incredulo e sorpreso di fronte alla capacità degli artisti appartenenti a questa corrente di riprodurre la realtà.

L’iperrealismo nasce dopo l’esperienza della Pop Art e si afferma intorno agli anni Sessanta negli Stati Uniti, per svilupparsi nel decennio successivo in Europa ed in Italia. Così come succedeva nella Pop Art, l’artista mostra al suo pubblico la realtà in modo oggettivo ed imparziale senza influenzare le sue opere, cercando di cogliere tutti i particolari più minuziosi per rendere il proprio dipinto il più reale possibile. 

Le immagini e le riproduzioni non nascono dall’osservazione diretta del pittore, ma da una fotografia che offre neutralità e la ricercata imparzialità dell’autore. A differenza della corrente artistica che ha reso famoso Andy Warhol, però, l’iperrealismo non si propone come critica consumistica della società di massa, ma solamente come una minuziosa riproduzione del reale.

L'arte concettuale è apparsa in Europa intorno agli anni 1960, si opponeva alle forme d'arte fino allora conosciute, che venivano giudicate ed apprezzate dalla società contemporanea, in base alle qualità dell'opera stessa e nella sua capacità di suscitare emozioni.

Gli artisti appartenenti a questa nuova corrente, sostenevano che l'arte non risiede nell'aspetto delle opere realizzate, ma nell'idea, nella parola o nel pensiero percorso per realizzare tale opera.

Le premesse più dirette dell’atteggiamento concettuale possono essere individuate soprattutto in alcuni movimenti in via di definizione già negli anni 1950 e agli inizi degli anni 1960: il New Dada e la Minimal Art.

Ora che le abbiamo analizzate nel dettaglio come farebbe un buon Vittorio Sgarbi (ma senza infilarci dentro la politica), possiamo avere un pò le idee più chiare . La prima o meglio l'arte iperrealista si basa sulla cura maniacale dei piccoli dettagli , compreso i riflessi nelle gocce d'acqua. La seconda si basa sulla forza del pensiero e sulla stimolazione delle idee a discapito del lavoro artigianale, talvolta affidato ad artigiani. dire che quando realizzo le mie opere seguo una via di mezzo. La parte figurativa serve per comprendere il messaggio, mentre i soggetti dipinti servono a stimolare la mente e l'intelletto . Tecnicamente sfrutto anche una parte impressionista per dare carattere alle opere , altrimenti lo stile iperrealista finisce con lo stancare la curiosità a discapito  dei concetti.

  


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mercoledì 5 gennaio 2022

L'arte della provocazione è un buon investimento ?

 


The Comedian o meglio conosciuta come la Banana di Cattelan . A donarla un misterioso collezionista.  Opera Bluff , oppure e' da valorizzare?

Questa e' la nuova strada da seguire per gli artisti .....o nel mercato e' solamente  l'eccezione che conferma la regola?

Sembrano tempi lontani quelli in cui si poteva andare alle fiere e incazzarsi per una banana appesa al muro e incollata con lo scotch.

 Eppure sono trascorsi  poco più di tre anni  da quel 4 dicembre 2019 durante il quale Maurizio Cattelan, il più noto e discusso artista italiano vivente, aveva provocato l’intero art world con la sua opera The Comedian, dividendo nettamente il pubblico tra favorevoli e contrari. L’opera, pensata per lo stand della galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach, consisteva in un gesto molto semplice: una vera banana di warholiana memoria veniva appiccicata alla bell’e meglio sulla parete bianca dello stand con del corposo nastro adesivo grigio.

 La morte della pop art? Una boutade? Un ready made? Appassionati, detrattori, critici d’arte, galleristi, artisti: tutti si sono ingegnati a mezzo stampa e social – con commenti, post e meme-  a dare la propria interpretazione, a volte ammirata, talvolta sprezzante. Soprattutto per il prezzo non proprio amico: 150.000 dollari per un oggetto del tutto estemporaneo. Fino alla performance dell’artista David Datuna, intitolata Hangry Artist, il quale sempre durante l’artweek in Florida ha staccato e poi mangiato il frutto ormai maturo e alla decisione del gallerista Perrotin di eliminare il lavoro dallo stand preso d’assalto da orde di visitatori e avversatori per salvaguardare l’incolumità delle altre opere.

 Perché ne torniamo a parlare? Perché l’ultima notizia vuole che il frutto più dibattuto al mondo sia stato musealizzato: un collezionista filantropo anonimo avrebbe infatti donato l’opera al Guggenheim di New York. “Siamo grati per aver ricevuto un’opera che rappresenta la connessione dell’artista con la storia dell’arte moderna“, è il commento del direttore Richard Armstrong. 

Al Guggenheim il compito di renderla “eterna” continuando a sostituire frutta e nastro adesivo di tanto in tanto.

Ora cerchiamo di comprendere che ruolo ha la provocazione nell’arte contemporanea? È semplicemente uno stratagemma per attrarre attenzione sul lavoro o un funzionale strumento critico e dissacrante capace di smuovere l’opinione pubblica ed entrare nelle maglie della società?

Ovviamente ogni artista ha il suo stile e i suoi concetti da esprimere , per quanto mi riguarda e per quanto riguarda le mie opere dipinte , che si aspirano anche a quelle provocatorie di artisti come Maurizio Cattelan e Piero Manzoni, devo dire che sono adatte a collezionisti molto particolari e che hanno collezioni diverse dagli standard. 

Ma anche queste opere hanno un mercato ultramilionario con persone capaci di spendere cifre da capogiro per accaparrarsi le opere . Queste collezioni se ben fatte e mantenute sono dei veri e propri tesori .



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Piattaforme online Si , oppure piattaforme online No?

 


Una domanda che mi pongono da una vita e' questa : 

" conviene iscriversi in una piattaforma online dove è previsto il pagamento  una quota mensile ?"

Ebbene la mia risposta è questa !

Le piattaforme di vendita online che hanno un modello di business solido ,di regola  non chiedono soldi  all'artista per essere presenti nel loro sito , perchè di solito guadagnano sulle commissioni di vendita . Quindi solitamente una piattaforma che sa fare bene il suo lavoro ha un giro suo di acquisti e di vendite tale che riesce a guadagnare dalle commissioni di vendita . Quando una piattaforma chiede una tassa, un affitto, per il semplice accesso ...il rischio che si corre è che il modello di business della piattaforma  non sia molto solido e quindi non siano altro che un surrogato delle gallerie che chiedono soldi. 

Come ho già scritto in precedenza, queste  gallerie hanno lo stesso cruccio, cioè il problema di non riuscire a vendere le opere ai collezionisti, quindi  si rifanno con i soldi degli stessi artisti nelle mostre che organizzano. 

In entrambi i casi sono gli artisti a supportare questi eventi e non i mercanti. Pensateci molto molto bene prima di rivolgervi a questi personaggi, perchè anche in queste piattaforme non c'è un effettivo vantaggio per l'artista, che deve pagare per essere valutato e per vendere le proprie creazioni.

Un sano mercato è quello di eventi che guadagnano dalle vendite delle opere degli artisti . Perciò una piattaforma buona deve avere un pacchetto clienti e un piano marketing ...senza questi requisiti diventa  un terno a lotto, e a questo punto conviene all'artista ed ai collezionisti di comprare un gratta e vinci.



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lunedì 3 gennaio 2022

ARTE VS ARTIGIANATO

 Quando i problemi sembrano difficilissimi da risolvere ..quando si stà perdendo la speranza ...l'unica soluzione è mettere da parte l'ego e chiedere aiuto al prossimo .. perché solo aiutandoci l'uno con l'altro si possono ottenere ottimi risultati !!



 E' onorevole farcela con le proprie forze ..ma è ancora più onorevole pensare che non siamo soli ..e che siamo invincibili quando siamo tutti insieme ! Io credo che ognuno di noi abbia pregi e difetti, doni e sfortune ...

Mi piace imparare dalle persone che ho la fortuna di conoscere ..e poi trasferisco tutto ciò che vivo su tela ..a volte ci riesco e a volte no. Quello che dipingo ha un titolo ma non mi piace entrare nei particolari ..descrivere per filo e per segno ..quello che intendevo dire o far capire. 

Lascio che sia lo spettatore a vedere e scoprire ciò che gli serve in quel momento.  Quando creo qualcosa con le mie mani, si ha una doppia soddisfazione ! Oggi siamo abituati a comprare tutto fatto da altri (arredo,vestiti,cibo, ecc), ma provate ad immaginare qualcosa fatto con le vostre mani ..quanto può essere bello e meraviglioso. 

Un attimino di tempo riusciremo a trovarlo no? ...poi però ci vuole la voglia per realizzare anche un piccolo pensierino per la nostra casa o i nostri cari ..non credo che serva essere dei grandi artisti, basta mettersi in gioco ..ed il risultato non potrà essere che positivo. ..è sempre bello salire nel mio studio e rivedere le mie creazioni ...ogni volta sembra ci sia qualcosa di diverso, quasi fosse cambiato qualcosa ...ma credo che in fondo sia io a cambiare, "svegliandomi ogni giorno e imparando sempre cose nuove !!!”

 Alcuni professionisti del marketing insegnano a non vendere i prodotti se non sono fatti da loro stessi. Credo che abbiano ragione per il semplice motivo che rivendere cose di altri non rende mai soddisfatti fino alla fine anche se si possono guadagnare un sacco di soldi.

  Avete mai notato che quando qualcuno riesce a fare i soldi con un qualsiasi metodo poi si sente sistemato e finisce a fare quello che gli piace veramente? Io sono partito già con questa idea, cioè faccio ciò che mi piace con la speranza di guadagnare bene. Questo non significa che non voglio diventare ricco anzi, penso proprio che la ricchezza accumulata dalle mie opere non mi dispiacerebbe, per il semplice motivo che significa che sono diventato famoso e che i miei dipinti sono nei musei. 

 Fare dipinti, foto o qualsiasi prodotto nella propria casa o azienda garantisce motivazioni personali che vanno oltre il sovrumano, perché ciò che fai con le tue mani o che realizzano i tuoi collaboratori è il tuo specchio, sei tu !Quindi guardiamoci negli occhi e poche storie. Inoltre le persone percepiscono questa particolare energia perché ne viene attratta. Un esempio artistico molto noto è Andy Warhol che amava fotografarsi con i divi di Hollywood e con altri personaggi famosi non per notorietà ma per rubare a questi divi un pò della loro polvere magica. 

Il risultato infatti è stato quello che tutti noi conosciamo. Oggi è uno degli artisti più quotati e le sue opere sono presenti nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo insieme ai Jasper Jones, ai Manzoni, agli Armanne ecc ecc.




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Ecco perchè NON comprare nei MERCATINI DELL'USATO

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