mercoledì 5 gennaio 2022

L'arte della provocazione è un buon investimento ?

 


The Comedian o meglio conosciuta come la Banana di Cattelan . A donarla un misterioso collezionista.  Opera Bluff , oppure e' da valorizzare?

Questa e' la nuova strada da seguire per gli artisti .....o nel mercato e' solamente  l'eccezione che conferma la regola?

Sembrano tempi lontani quelli in cui si poteva andare alle fiere e incazzarsi per una banana appesa al muro e incollata con lo scotch.

 Eppure sono trascorsi  poco più di tre anni  da quel 4 dicembre 2019 durante il quale Maurizio Cattelan, il più noto e discusso artista italiano vivente, aveva provocato l’intero art world con la sua opera The Comedian, dividendo nettamente il pubblico tra favorevoli e contrari. L’opera, pensata per lo stand della galleria Perrotin ad Art Basel Miami Beach, consisteva in un gesto molto semplice: una vera banana di warholiana memoria veniva appiccicata alla bell’e meglio sulla parete bianca dello stand con del corposo nastro adesivo grigio.

 La morte della pop art? Una boutade? Un ready made? Appassionati, detrattori, critici d’arte, galleristi, artisti: tutti si sono ingegnati a mezzo stampa e social – con commenti, post e meme-  a dare la propria interpretazione, a volte ammirata, talvolta sprezzante. Soprattutto per il prezzo non proprio amico: 150.000 dollari per un oggetto del tutto estemporaneo. Fino alla performance dell’artista David Datuna, intitolata Hangry Artist, il quale sempre durante l’artweek in Florida ha staccato e poi mangiato il frutto ormai maturo e alla decisione del gallerista Perrotin di eliminare il lavoro dallo stand preso d’assalto da orde di visitatori e avversatori per salvaguardare l’incolumità delle altre opere.

 Perché ne torniamo a parlare? Perché l’ultima notizia vuole che il frutto più dibattuto al mondo sia stato musealizzato: un collezionista filantropo anonimo avrebbe infatti donato l’opera al Guggenheim di New York. “Siamo grati per aver ricevuto un’opera che rappresenta la connessione dell’artista con la storia dell’arte moderna“, è il commento del direttore Richard Armstrong. 

Al Guggenheim il compito di renderla “eterna” continuando a sostituire frutta e nastro adesivo di tanto in tanto.

Ora cerchiamo di comprendere che ruolo ha la provocazione nell’arte contemporanea? È semplicemente uno stratagemma per attrarre attenzione sul lavoro o un funzionale strumento critico e dissacrante capace di smuovere l’opinione pubblica ed entrare nelle maglie della società?

Ovviamente ogni artista ha il suo stile e i suoi concetti da esprimere , per quanto mi riguarda e per quanto riguarda le mie opere dipinte , che si aspirano anche a quelle provocatorie di artisti come Maurizio Cattelan e Piero Manzoni, devo dire che sono adatte a collezionisti molto particolari e che hanno collezioni diverse dagli standard. 

Ma anche queste opere hanno un mercato ultramilionario con persone capaci di spendere cifre da capogiro per accaparrarsi le opere . Queste collezioni se ben fatte e mantenute sono dei veri e propri tesori .



Se ti è piaciuto questo articolo lasciami un commento e ti risponderò a breve !

Ecco perchè NON comprare nei MERCATINI DELL'USATO

  I mercatini dell'usato sono sempre stati visti ultimamente come accumuli di roba vecchia da dover piazzare da qualche parte, in sostit...