sabato 12 febbraio 2022

I MURALES SONO MEGLIO DELLA PUBBLICITA'

" Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l'autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l'impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari  ai magnati del business. Immagina una città cosi e scostati dal muro - la vernice è fresca."
Banksy




I murales mi emozionano, mi attrae la street art, le tag invece sono affascinanti e sono una nuova calligrafia che sono l'iniziazione di un nuovo artista . Molti scrittori giornalisti definiscono i graffiti o i murales una forma di degrado antiquata e di degrado, ma io penso che dietro tutte le loro critiche ci sia un pò di invidia, soprattutto nella libertà di espressione che questi artisti hanno rispetto agli scrittori che devono rispettare delle regole per poter pubblicare e guadagnare dai loro articoli.  

Il murales cambia il volto delle città, in alcune sue parti, specialmente delle zone dove la bellezza del mondo non sempre riesce ad emergere. Così immaginate di vivere in un quartiere, in un palazzo grigio, anonimo, e, tornati dalle vacanze, non riconoscere più il proprio edificio di residenza. È quello che può accadere a chi vive in un edificio in periferia . Talvolta l'artista  decide  di intervenire per trasformare un banale muro vuoto in una scena piena di vita. I personaggi scelti negli affreschi dell'artista , realizzati  in trompe d'oeil, sono in genere tutti soggetti atti alla bellezza e alla fantasia, e alla creatività  In tutte le città necessitano interventi in grado di abbellire zone più degradate e l'arte ha questo scopo, compresa quella degli artisti Writer . Anche io ho realizzato delle opere che potete vedere nel mio sito : www.crisdesignarte.com .

Molto spesso siamo occupati dai nostri impegni e viaggiando da un posto ad un altro in auto o in bicicletta , mi sono accorto che i muri degli edifici pubblici e privati soprattutto in periferia sono tappezzati di manifesti pubblicitari, ma nessuno dice nulla , nessuno obbietta , nessuno  si accorge che i pubblicitari si appropriano di spazi talvolta enormi per influenzarci con i loro messaggi subliminali . Certo in alcune occasioni come la pubblicità della Benetton ,ci sono stati fotografi che hanno creato con la pubblicità polemiche e capolavori ,attuali ancora oggi. Ma vogliamo mettere con la bellezza di un opera d'Arte di uno Street Artist , che realizza il suo pensiero e il suo modo di vedere il mondo?
L'artista mostra il suo punto di vista del mondo, mentre al  pubblicitario interessa vendere il prodotto.

Resta solo una cosa da dire per concludere . La guerra tra pubblicitari e artisti è ancora aperta, e purtroppo durerà ancora a lungo. Non si fanno compromessi ne prigionieri , e come la frase di un celebre film : " Ne resterà soltanto uno!"




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