giovedì 4 luglio 2019

LA TESTA DELLA GENTE CERCA GARANZIE




I non addetti ai lavori quando sono davanti ad un dipinto in un museo oppure in una galleria non pensano a quante esposizioni possa aver partecipato quell’opera ,o di tutti i viaggi che sono serviti per donare quelle emozioni e quella possibilita’ di ammirarla . Ignorando tutto questo lo spettatore si accontenta molte volte di passare all’opera seguente senza donargli almeno qualche istante del proprio tempo . Infatti un esempio molto eclatante si trova al Lovre di Parigi con il dipinto piu’ famoso del mondo : “La Gioconda”. Possiamo dire che cio’ che rende famoso questo museo e’ proprio questa opera almeno nella testa della gente , perche’ personalmente credo che ogni opera d’arte presente in quel museo , dipinto o scultura che sia italiana o straniera, meriterebbe almeno un minuto del nostro tempo almeno per rispetto all’artista che ci ha lavorato sopra mettendo tutto se stesso .Invece noi cosa facciamo ?Ci accontentiamo di farci un selfie davanti a quel misterioso sorriso. Una cosa che va a svantaggio delle numerosissime opere e’ il tempo che va a svantaggio del visitatore perche’ sinceramente per visitare con calma tutto il museo occorrerebbe piu’ di una settimana . Ma di solito non si torna mai il giorno seguente almeno che non si faccia una scontistica come all' Aquafan di Riccione . Questo e’ un esempio che dimostra di come funziona la testa della gente . Cio’ succede anche con gli artisti della mia generazione; siamo abituati ad ammirare opere piu’ semplici ad effetto come i dipinti realizzati con colori primari ,senza chiederci se senza cromie sarebbero di nostro gusto . I lavori piu’ difficili da comprendere vengono snobbati perche’ considerati strani e diversi dall’Arte che abbiamo studiato a scuola . esistono molti artisti che adorano le performance come il criticatissimo Hermann Nitsch.. Il suo lavoro si basa nel suscitare disgusto nello spettatore , per innescare una contoreazione di purificazione . Ora non voglio entrare nei particolari della sua arte , ma nella testa della gente quando non e' appassionata di Arte o non ha la minima idea del percorso di studi e lavorativo dell’ artista; si permette di giudicare tutto il suo lavoro solo per alcune foto violente viste chissa’ dove. Credo che polemizzare sulla metodologia artistica di Hermann Nitsch sia in questo caso fuori discussione , ma vorrei fare un esempio su come il pregiudizio possa creare difficolta’ e problemi . In che modo , mi chiederai ?
Semplice , e’ come quando un nostro amico ci racconta un fatto visto con i suoi occhi di una persona che conosciamo entrambi . Se siamo persone intelligenti e la cosa ci interessa approfondiremo la questione , ma se amiamo giudicare senza prove solo perche’ il pettegolezzo ci riflette una nostra esperienza passata che ci ha ferito, quando vedremo di persona il nostro amico saremo sprezzanti e con i nostri giudizi renderemo la sua vita molto difficile . Qui avviene la medesima cosa , giudichiamo senza conoscere solo per sentirci in pace con noi stessi .
Un tempo questi atteggiamenti o modi di fare provocavano in me molta rabbia, ma ora ho compreso che molte persone non conoscono il mio lavoro, quindi chi all’infuori di me puo’ raccontarglielo. Molto spesso gli spettatori vengono colti impreparati dalla creativita’ dell’artista,e per non fare una figura barbina oppure la parte degli ignoranti ,se ne escono con la classica storia che anche loro qualche anno fa erano artisti, che hanno esposto al MoMa grazie ad un contatto preso chissa’ dove o che un loro parente espone in tutto il mondo facendo un sacco di soldi . Sono sicuro che anche voi nel vostro lavoro avete avuto a che fare con chi mostra questo atteggiamento apparentemente aggressivo per mettervi in difficoltà.Talvolta credo che le opere d’Arte andrebbero esposte girate . Perche’ mi chiederai ? Il retro di un opera e’ il suo stesso curriculum . Infatti anche nelle mie opere come in quelle storicizzate sul retro ci sono tutte le esposizioni effettuate nelle gallerie o tutti gli eventi a cui l’opera stessa ha partecipato . tante volte ho a che fare con pseudo collezionisti che mi mostrano i loro dipinti quotatissimi avuti con un colpo di fortuna , o per eredita'... o acquistate svuotando il conto in banca . io semplicemente gli chiedo solamente di mostrarmi il retro del quadro ed indovinate un po’ , il retro e’ vuoto . Allora gli chiedo un ulteriore garanzia ....se possiedono cataloghi con pubblicazioni o certificati di autenticita’ . bene la risposta credo la conosciate gia’ . Nessuna pubblicazione , nessun certificato di autenticita’ , nessun timbro di galleria , nessun numero di archiviazione, nessun contatto di fondazioni a cui rivolgersi per conferme . Ora non so’ se queste persone sono un po’ mariuoli come dicono a Napoli , o sono stati gabbati da qualche ciarlatano , il fatto e’ che non consiglio a nessuno di acquistare opere d’Arte senza queste garanzie . Perche’ se un domani si vogliono rivendere le opere per l’aumento delle quotazioni e quindi guadagnare sull’investimento , queste sono le garanzie che un buon collezionista deve possedere .
Le mie opere possiedono certificato di autenticita', pubblicazioni su cataloghi , e timbri di ogni evento a cui ogni singolo dipinto e' stato esposto . Giustamente ogni esposizione certificata fa aumentare il valore dell'opera , infatti ogni evento e' un viaggio che il dipinto percorre e dove e' protagonista assoluto .
Potrai vedere con i tuoi occhi tutto ciio!
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Let's Rock it!!!!
Cris

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